In tre mesi le pazzine Ex-Moi verranno liberate

In tre mesi l’occupazione degli edifici Ex Moi sarà conclusa: il Ministero dell’Interno ed il Prefetto di Torino hanno rassicurato sulla volontà di risolvere la situazione ed ha messo a disposizione le risorse, anche finanziarie, per evacuare le palazzine. Al contrario di quanto confusamente affermato dal sindaco Appendino, che in queste settimane ha cercato solo di prendere tempo con dichiarazioni spesso in contraddizione tra loro, le palazzine saranno evacuate senza costi per la città di Torino ed in unico giorno, al termine del lungo ed approfondito lavoro di censimento. Successivamente i migranti in regola saranno destinati ad altri alloggi e l’intero quartiere restituito alla città. L’incontro con il Prefetto, che ringrazio per la sensibilità dimostrata sulla vicenda Ex- Moi soprattutto rispetto agli ultimi gravissimi episodi e con cui concordo pienamente rispetto al timing per lo stop all’occupazione, è stata anche l’occasione per fare il punto su un’altra problematica che riguarda il nostro territorio: quella dei No-Tav. Quando nei prossimi giorni il Parlamento approverà la legge per l’avvio definitivo dei lavori del tunnel con la Francia saranno possibili nuovi atti intimidatori e terroristici. E’ quindi necessario monitorare con la massima attenzione i cantieri.

L’Italia volta pagina

Fine delle stagioni dalla crescita economica ferma agli zero virgola, con l’Istat che finalmente segnala un Pil al +1% nel 2017. Calo consistente della disoccupazione giovanile, che torna ai livelli dell’ottobre del 2012, dimostrando ancora una volta l’efficacia delle riforme e la ripartenza del mercato del lavoro. Rinnovo del contratto del pubblico impiego, un passaggio atteso da tanti anni che restituisce risorse nelle buste paga delle lavoratrici e dei lavoratori. Sono questi tre eventi materiali, fatti concreti che incidono sulla vita delle persone, e non le infinite e sterile polemiche politiche, a dirci che la direzione di marcia e’ quella giusta. Una direzione che prosegue e si rafforza con l’approvazione della Legge di Bilancio 2017 e che ora ha bisogno anche di un Sistema Paese piu’ al passo con i tempi. Per questo ora serve la vittoria del Si’ al referendum di domenica prossima

Appendino usa i nuovi centri commerciali come bancomat

La giunta Appendino fa cassa con i nuovi supermercati. Dopo il mancato blitz sull’acqua pubblica il Consiglio comunale di Torino ha approvato il bilancio grazie agli oneri di urbanizzazione di ulteriori centri commerciali. E’ andata in scena l’ennesima ‘bufala a 5 Stelle’. Nel libro dei sogni del Movimento, rivenduto in campagna elettorale come programma di mandato, si parlava invece di stop al ‘consumo di suolo’, ‘opposizione alla realizzazione di nuovi centri commerciali’, promozione di prodotti a ‘km 0’, valorizzazione del ‘tessuto commerciale cittadino, in alternativa alla grande distribuzione. Tutte buone intenzioni rimaste però tali. Benvenuti nel mondo reale, dove per assicurare i servizi ai cittadini è necessario anche utilizzare gli oneri di nuove cubature, ma va fatto all’interno di una programmazione complessiva che sappia far convivere i centri commerciali con gli esercizi di vicinato e non esclusivamente come ‘bancomat occasionale’ come sta facendo oggi il sindaco Appendino. Non sarà possibile nascondersi all’infinito dietro l’ideologia per mascherare incapacità ed incompetenza.

M5S: aumentano firme false, indagati e omertà

Le notizie che giungono da Palermo sul caso firme false la dicono lunga sul fallimento M5s: aumenta la lista degli indagati e, contemporaneamente, il tasso di omertà. Quali nefandezze, intrighi e ricatti hanno da nascondere? Perchè la deputata Claudia Mannino interrogata oggi si rifiuta di rispondere ai magistrati e di compiere la perizia calligrafica? Comportamento poco trasparente che assume anche suo marito Pietro Salvino, attivista del movimento ed indagato insieme ad altre dodici persone. Perchè non sentiamo la voce di Grillo e Di Maio, peraltro entrambi avvertiti dei reati siciliani, neanche di fronte al dilagare di Grillopoli in altre realtà, come conferma il caso Emilia Romagna?

A Palermo sequenza di omissioni e ricatti

Grillo sapeva, Di Maio aveva informazioni dirette, i vertici M5s siciliani erano a conoscenza. Ma allora, caduta la ridicola trincea della tesi delle firme copiate e non falsificate a Palermo, perche’ prosegue ancora questa imbarazzante pantomima basata sul comportamento delle famose ‘tre scimmiette’? La deputata regionale che ha compiuto materialmente il reato, insieme ad un’altra trentina di persone coinvolte a vario titolo nelle indagini, ha telefonato nei giorni scorsi al comico-leader per avvertirlo. Poi ha preferito rompere ogni indugio e confessare tutto ai magistrati. Perche’ nessuno plaude alla sua scelta ed invita chi sa a parlare? Oltre agli atti illegali e’ proseguita negli anni una lunga sequenza di omissioni e ricatti. Non sarebbe il caso di porre fine a questi silenzi omertosi?

Dopo Manet, Salone del Libro e Jazz, Torino perde anche Cioccolatò

Purtroppo l’unica notizia certa è che, dopo dodici edizioni di successo, quest’anno CioccolaTò non verrà effettuata. Nel 2016 Torino perderà anche questo evento di primissimo piano. Ancora una volta le scelte dell’amministrazione comunale penalizzano tutta la città che rinuncia a miliardi di fatturato e, stando ai numeri registrati negli scorsi anni, a circa 340mila visitatori: un’occasione persa per valorizzare i nostri maestri pasticceri, il settore turistico e ricettivo e soprattutto quella ‘Torino’ capitale del cioccolato che rischia di cedere lo scettro ad altre città con minore tradizione ma con maggiore programmazione. Promettendo di raddoppiare gli appuntamenti per coprire gli attuali e continui fallimenti è controproducente ed i cittadini se ne stanno rendendo conto. La giunta Appendino, dopo clamorose defezioni, è stata capace soltanto di annunciare grandi eventi: dalla Mostra di Manet al Salone del Libro, passando per il Festival del Jazz. Una lista interminabile a cui si aggiunge ora anche CioccolaTò.

M5S cambia idea e privatizza per fare cassa

Ancora una volta dopo l’acqua pubblica, la giunta Appendino decide di fare cassa confermando di mettere all’asta un prestigioso immobile come l’ex Casa Panetti. Si tratta di atti pienamente legittimi ma che rappresentano un tradimento rispetto a quanto sbandierato in campagna elettorale dove i 5 Stelle avevano assicurato, senza se e senza ma, di non privatizzare più niente. Evidentemente avranno cambiato idea.

Manovra: misure che rilanciano il Sistema-Italia

COMUNICATO STAMPA

“Le misure della Legge di Bilancio varate dal Consiglio dei Ministri rilanciano il sistema Italia perche’ aiutano chi non ce la fa e premiano chi vuole provarci, come ha detto Renzi, e questa e’ l’impostazione riformista che ci piace”. Lo dice la vice presidente dei Deputati del Pd Silvia Fregolent la quale aggiunge: “soldi per la competitiva’, taglio dell’IRES e dell’IRPEF agricola, nessuno taglio alla sanita’, come paventato, a cui vanno due miliardi in piu’, misure di solidarieta’, come quelle per i comuni che accolgono i rifugiati, pensioni, scuola, pari opportunita’. Sono tutte buone notizie, alle quali si aggiunge la chiusura di Equitalia, un’operazione che conferma la lotta all’evasione, su cui questo governo ha gia’ segnato passi importanti – recupero di 14 milioni lo scorso anno – nel quadro di un nuovo sistema piu’ efficiente e piu’ vicino al cittadini. Nel complesso e’ una manovra che non illude ma che aiuta l’Italia ad uscire dalla crisi”

Da governo 58 milioni per riqualificare Città metropolitana

Per il recupero delle periferie il Comune di Torino riceverà finanziamenti per circa 18 milioni di euro, a cui si sommano i quasi 40 milioni di euro destinati alla Città Metropolitana. Riqualificare le periferie significa elevare la qualità della vita e dei servizi per i cittadini. Con il rilancio delle zone marginali della città si produce una significativa inversione di tendenza sociale e culturale, mettendo finalmente al centro della crescita l’individuo e la sua comunità. Torino e la città metropolitana potranno usufruire di ingenti risorse che porteranno beneficio anche alla crescita economica ed occupazionale.

Italia autorevole per chiedere cambio di passo

Il Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre ha all’ordine del giorno temi importanti come l’immigrazione, le politiche commerciali e il focus sui rapporti Europa-Russia; ma, stando al dibattito in Aula dopo l’intervento del Premier Renzi, non si direbbe. Le opposizioni, ancora una volta, hanno voluto usare questo appuntamento per fare polemica politica e insultare il presidente del Consiglio. Come Paese fondatore dell’Ue vogliamo una risposta sui temi importanti di cui i capi dei governi europei parleranno a Bruxelles. Renzi ha l’autorevolezza per chiedere un cambio di passo all’Europa e, infatti, ci sono state le prime risposte alle richieste italiane come il migration compact che, per quanto insufficiente, ci auguriamo sia l’inizio di una svolta nelle politiche europee sull’immigrazione. Da parte nostra, soprattutto dopo la brexit, continueremo a chiedere un profondo cambio di passo all’Europa che spesso sembra in tutt’altre faccende affaccendata