Istat smentisce chi parla di Paese fermo

I dati dell’Istat di oggi smentiscono coloro che parlano di un paese fermo e di una industria bloccata. La produzione industriale ad agosto, in un periodo cioè che normalmente vede livelli di produzione bassi, ha raggiunto il top dal 2011; questo è un segnale chiaro e netto che il paese è ripartito. Da parte nostra continueremo il percorso di riforme, che gli italiani stanno apprezzando, anche con la prossima legge di bilancio per sostenere la crescita e renderla stabile.

Annullamento ParaRowing danno di immagine ed economico gravissimo

La vicenda delle alghe sul Po evidenzia purtroppo tutta l’inaffidabilità della Giunta Appendino: prima si sottovaluta il problema augurandosi che si risolva da solo, poi si interviene in maniera dilettantistica esclusivamente per fare notizia peggiorando però la situazione, solo alla fine si richiede l’intervento degli esperti (vedi Regione ed enti preposti) sperando che non sia troppo tardi. Il risultato di questo pasticcio è l’annullamento della ParaRowing, la regata internazionale per atleti disabili fisici: una manifestazione che per la prima volta non potrà essere disputata per evidenti problemi di sicurezza e che fa fare a Torino una figuraccia di livello mondiale e che prevedeva anche la presenza di equipaggi paraolimpici. Speriamo che gli ultimi interventi programmati riescano almeno ad assicurare le manifestazioni successive. Torino, oltre alla credibilità, rischia di perdere eventi sportivi di primo piano e milioni di euro di indotto.

Torino è drammaticamente ferma

Torino è drammaticamente ferma, purtroppo i cittadini stanno provando sulla loro pelle cosa significa essere ‘non governati’ dalla Giunta Appendino. Tutte le scelte dell’amministrazione comunale non hanno portato fino ad oggi a nessun risultato concreto per la comunità ed il tessuto economico e produttivo, anzi l’inerzia di giunta e consiglieri ‘5 Stelle’ sta causando gravi ritardi ad opere e progetti, già in fase avanzata, fondamentali per tutta l’area metropolitana: come il sottopasso di via Grosseto, la riqualificazione delle periferie tanto sbandierata in campagna elettorale e smentita ora da tagli ai finanziamenti, la realizzazione del villaggio turistico a Cesana, la promozione della raccolta differenziata capillare ed efficiente.

Le opere pubbliche e gli investimenti programmati sono di fatto fermi. “Su quelle problematiche su cui il sindaco si è cimentato sono stati fatti soltanto danni irreparabili: basti pensare al Festival del Libro, passato purtroppo a Milano, al ‘panino libero’ dove la giunta ha scelto ancora una volta di non decidere lasciando irresponsabilmente alle scuole ed ai presidi incertezze e caos o alle alghe sul Po, dove con una sceneggiata mediatica hanno addirittura peggiorato la situazione. Quando una rara presa di posizione della giunta viene apprezzata, come l’ordinanza recente che limita il gioco d’azzardo, scopriamo che era già stata attuata dalla precedente amministrazione e che si richiama ad una apposita Legge Regionale.

Corso Grosseto: il governo intervenga per sbloccare l’opera, la città rischia di perdere 160 milioni di euro

Ho chiesto ufficialmente al governo ed al Ministro Delrio di intervenire, per quanto di loro competenza, per evitare che la Giunta Appendino possa bloccare la realizzazione del sottopasso di via Grosseto. Fermare l’opera sarebbe da irresponsabili. Non è soltanto in gioco una infrastruttura irrinunciabile per l’intera città Metropolitana che porterà benefici alla viabilità, promuovendo il trasporto pubblico su rotaia, riducendo le emissioni di gas nocivi e riqualificando un intero quartiere. Se il sottopasso non verrà realizzato secondo tempistiche e progettualità ben definite i torinesi rischieranno infatti di perdere, tra fondi ex-Fas già stanziati, revisioni progettuali e penali alle società appaltatrici, oltre 160 milioni di euro.
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L’ideologia del M5S costa ai cittadini milioni di euro di penali

L’amministrazione comunale di Torino chiede lo stop del tunnel di Corso Grosseto. Il governo dei No del M5S rischia di far perdere a Torino centinaia di milioni di euro già stanziati e l’opportunità di riqualificare la città, rendere efficienti i trasporti e sostenere il tessuto economico e produttivo.

La giunta Appendino si è vantata per settimane di aver tagliato i costi di staff e dirigenti per 5 milioni di euro in 5 anni, ora rischia addirittura di pagarne 20 in una sola volta soltanto per le penali previste per non realizzare l’opera. E’ irresponsabile fare scelte ideologiche privando i cittadini infrastrutture moderne e di ulteriori risorse economiche che potrebbero essere utilizzate per incrementare e migliorare i servizi o ridurre le imposte.

Se Roma piange, Torino non ride

Se Roma piange, purtroppo Torino non ride. L’incapacita’ e l’improvvisazione nel governare del M5S non interessa esclusivamente la capitale. E’ soltanto grazie al buongoverno della precedente amministrazione e al buon funzionamento della ‘macchina comunale’ se Torino non ha risentito particolarmente del dilettantismo della nuova giunta. Ma dopo settimane di rinvii e slogan anche nella nostra citta’ stanno emergendo i primi gravi problemi. L’opposizione alla Tav e le minacce sull’uscita del comune dall’Osservatorio rischiano di far perdere a Torino i progetti le risorse previste per le opere di compensazione; sull’utilizzo delle mense scolastiche regna un pericoloso caos che impedisce una seria programmazione e mette a rischio la qualita’ del servizio; con un’allegra scampagnata si pretendeva di aver risolto i problemi del Po che stanno diventando pero’ sempre piu’ gravi mentre la citta’ ‘vegana’ ha rischiato di mettere in crisi il vasto settore agricolo enogastronomico territoriale. Attendismo e demagogia certificheranno presto anche il fallimento di Chiara Appendino

Ativa la smetta con i ricatti e mantenga gli abbonamenti vigenti per la tangenziale di Torino

Ativa la smetta con i ricatti e mantenga gli abbonamenti vigenti per la tangenziale di Torino. A riguardo oggi ho depositato una interrogazione parlamentare: la società concessionaria del tratto autostradale ha infatti minacciato nelle scorse settimane l’intenzione di eliminare le attuali agevolazioni per i residenti della Città Metropolitana.

Il Dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in attesa di predisporre il bando di gara previsto dalla legge, ha concesso ad Ativa una proroga della concessione per 18 mesi: è inammissibile che l’azienda usi questo tempo per arricchirsi alle spalle degli oltre 30mila cittadini che usano quotidianamente la tangenziale per problemi di studio o lavoro. Con l’interrogazione chiedo al Ministro Graziano Delrio di vigilare, per quanto di sua competenza, sulle scelte della società concessionaria.

Istat conferma andamento positivo

“Nessun tono trionfalistico, ma il giudizio positivo dell’andamento del Sistema Italia viene confermato anche oggi dai dati forniti dall’Istat. Se sale il potere d’acquisto delle famiglie, addirittura del 2,3% nei primi tre mesi del 2016, il maggior incremento da nove anni a questa parte, e contemporaneamente scende la pressione fiscale, se migliora l’andamento dei conti pubblici e cresce anche la capacita’ di risparmio dei cittadini, vuol dire che ci troviamo di fronte a un Paese che va nella direzione di marcia giusta. Occorre quindi proseguire con impegno, con la certezza che la nostra azione di governo sta facendo bene all’Italia.

Fregolent e Miccoli, vendita di Electron Italia problema di sicurezza nazionale

COMUNICATO STAMPA

“Electron Italia è una società strategica del gruppo Finmeccanica che si occupa di sicurezza: è opportuno valutare con attenzione la sua messa in vendita non solo per salvaguardare gli attuali livelli occupazionali e le professionalità presenti ma anche per tutelare tutte quelle informazioni sensibili che l’impresa detiene avendo lavorato in questi anni con committenti istituzionali di primo piano”: Continua a leggere

Istat fotografa direzione giusta

L’occupazione continua a crescere nel nostro Paese. Sono dati positivi quelli che giungono dall’Istat: 341mila posti di lavoro in piu’ a tempo indeterminato, con 242mila occupati in piu’ rispetto allo scorso anno sono numeri importanti; anche perche’ contestualmente scendono di 127mila unita’ i disoccupati di lunga durata e flette il tasso di inattivita’. Continua a leggere