Il Governo non vede la realtà

Le cose non sembrano andar bene. Calo del Pil secondo le previsioni Ocse e netto aumento delle domande di disoccupazione a luglio. Anche oggi i dati ci offrono seri motivi di preoccupazione, dopo quelli dei giorni scorsi su industria ed export. Ma il governo sembra disinteressarsi della realta’ e continua a inseguire sogni, false promesse e a litigare sulla manovra

Olimpiadi 2026: stop candidatura colpa del governo, esulta solo il sindaco di Torino

Il governo ha fatto fallire la candidatura italiana per le Olimpiadi invernali del 2026 rinunciando ad una opportunità strategica per il prestigio ed il rilancio del nostro paese.
Sono stati Salvini e Di Maio a spingere, soltanto per fini propagandistici, per una candidatura a tre: per non scontentare quindi Lombardia e Veneto a guida leghista ed il Comune di Torino governato dal M5S. In queste settimane nessun esponente del governo ha cercato una mediazione efficace capace di creare sinergie ed obiettivi condivisi tra i territori interessati mentre è stato alimentato un clima campanilistico di scontro mediatico ed istituzionale.
L’Italia perde un’occasione di sviluppo occupazionale, economico, sociale ed infrastrutturale. L’unico soddisfatto di questo disastro sarà Chiara Appendino, il sindaco di Torino, che nonostante l’incapacità di gestire una candidatura così prestigiosa, è riuscita a salvare la sua poltrona visto che la maggioranza del M5S in consiglio comunale è da sempre contraria alle Olimpiadi ed ai grandi eventi.

Il governo cancella 91 progetti per la Città Metropolitana di Torino

Il governo giallo – verde ha tolto alla Città Metropolitana di Torino 40 milioni di euro per la riqualificazione delle periferie. Un progetto che coinvolgeva 11 comuni con l’obiettivo di coniugare qualità della vita e sicurezza ai cittadini è stato cancellato. Ho depositato un ordine del giorno al Decreto Milleproroghe per il ripristino dei fondi già stanziati.
Le promesse del Presidente del Consiglio, rivolte all’Anci, per reintegrare i finanziamenti nel prossimo provvedimento utile non possono purtroppo rassicurarci. Come non ci rassicurano i ‘sospiri di sollievo’ del presidente della Città Metropolitana Chiara Appendino. Quello che sappiamo è che i cittadini non potranno beneficiare di 91 interventi strutturali che riguardavano l’arredo urbano, l’abbattimento di barriere architettoniche, la riqualificazione di aree e spazi pubblici degradati, la messa in sicurezza di edifici, la sistemazione di parchi urbani ed aree ricreative, la promozione della mobilità ciclabile.

Ripristinare i 40 milioni per riqualificare periferie di Torino

Chiediamo di ripristinare i quaranta milioni di euro che il Governo Renzi ha stanziato per la riqualificazione delle periferie della Città metropolitana di Torino e che sono stati bloccati dall’attuale maggioranza giallo-verde.
Chiedo pubblicamente anche al sindaco Chiara Appendino di attivarsi concretamente con i suoi referenti al governo affinché possano essere attuati tutti gli strumenti e le risorse utili per migliorare la qualità della vita dei numerosi residenti di Torino che sono stati fino ad oggi abbandonati dall’attuale amministrazione comunale, nonostante le promesse elettorali.

Evacuazione Palazzine Ex-moi flop pericoloso, Salvini venga a riferire in Parlamento

Evacuare gli immobili senza attuare misure efficaci per prevenire nuove occupazioni è inutile, pericoloso e controproducente. Chiediamo al Ministro Salvini di venire in Parlamento per chiarire la situazione relativa alle Palazzine Ex Moi di Torino evacuate il 6 agosto e rioccupate qualche giorno dopo.
L’intervento del mese scorso, salutato come un successo da Matteo Salvini e dal sindaco di Torino Chiara Appendino, si è rivelato presto flop clamoroso. Appare ora in tutta la sua evidenza come il Ministro dell’Interno ed il Comune di Torino abbiano messo in scena uno spot mediatico dove oltre 600 agenti hanno accompagnato fuori dalle loro abitazioni poche famiglie. Nuclei familiari tranquilli quindi, pacifici e già censiti (che avevano comunque da tempo intrapreso un confronto con le istituzioni per essere trasferiti in altra abitazione) sono stati sostituiti da nuovi individui di cui non si conoscono le generalità. Tutto questo in un contesto ancora problematico e pericoloso per l’ordine pubblico che vede la stabile occupazione delle altre tre palazzine dove sono stati registrati peraltro la maggior parte degli episodi di violenza, vandalismo e microcriminalità.
Salvini faccia almeno per una volta seriamente il ministro per cui è pagato; lasci stare sagre, selfie e social e venga in Parlamento a spiegare la reale situazione delle Palazzine Ex Moi, chiarendo se il suo ministero ha previsto misure efficaci per prevenire nuove occupazioni nei locali e se e quando verranno evacuati gli altri stabili occupati ancora da centinaia di cittadini immigrati dove regna l’illegalità e l’insicurezza.

Appendino in crisi, ossessionata dal Pd

Chiara Appendino come sindaco ha fallito completamente: con lei Torino ha perso prestigio, credibilità e capacità di attrarre investimenti. Nonostante le promesse elettorali le periferie sono state completamente abbandonate, i grandi eventi cancellati, la legalità e la sicurezza dimenticare. Basti pensare al recente flop dello sgombero delle palazzine Ex Moi, rioccupate in tutta fretta dopo una evacuazione fatta solo a scopo mediatico. Basterebbe seguire la sindaca sui social per rendersi conto che la sua è una politica fatta solo di annunci e slogan. Sicuramente Chiara Appendino è ossessionata da Renzi e dal Pd che continuano a rappresentare l’unica scusante per nascondere la sua incapacità e quella del governo giallo – verde.

Blocco dei fondi per il recupero delle periferie

Il blocco dei fondi per il recupero delle periferie e’ un vergognoso gioco delle tre carte con cui il governo blocca lo sviluppo delle periferie italiane per non si sa bene quale scopo.
Questo vuol dire che Torino non potra’ piu’ contare sui 18 milioni di euro gia’ assegnati dal precedente governo per riqualificare le periferie della citta’. I progetti per rilanciare le zone disagiate e migliorarne i servizi dovranno quindi essere o interrotti o nemmeno iniziati. Non si sa bene quale sia la logica che abbia guidato il governo in questa sciagurata decisione.
Di certo, Lega e M5S hanno smentito in modo clamoroso tutti i proclami fatti in campagna elettorale sulle periferie. Oggi hanno assestato un bruttissimo colpo contro il futuro delle persone che ci vivono.

Solidarietà a Chiara Appendino

Esprimo piena solidarietà a Chiara Appendino oggetto di una frase squallida e sessista pubblicata su L’Espresso nel ‘gioco dell’estate sull’appeal dei politici’. Ho criticato duramente Chiara Appendino nel suo ruolo di sindaco di Torino ma è necessario stigmatizzare ogni tentativo di fare battute di bassa lega, di qualunque tipo e con qualunque motivazione, che denigrano la dignità delle persone e delle donne in particolare.

La superficialità di Toninelli

Ogni volta che il ministro Toninelli esterna sulla Tav cambia i motivi per cui l’opera debba essere ritardata. Ieri il problema erano le ricognizioni da svolgere entro l’anno, oggi gli accordi tra Italia e Francia. L’impressione e’ sempre piu’ quella di uno studente poco preparato che arrangia una risposta cosi’ improvvisata da dimenticarsene poco dopo. Piuttosto che continuare a inventare o a rivolgersi a un No Tav per avere informazioni sull’opera, si decida a visitarne il cantiere. Potrebbe cosi’ cominciare a rendersi conto dei problemi dell’opera, della sua importanza e
magari riuscire a sostituire le sue strampalate e semplicistiche teorie con contenuti piu’ consoni a un ministro della Repubblica.
Prima che nel suo interesse, lo dico per quello del Paese: non possiamo continuare a farci ridere dietro nel mondo per la sua impreparazione e superficialita’.

Contro il decreto dignità

In questi giorni sono stata relatrice di opposizione contro il decreto dignità. Il Titolo è bello è anche i sottotitoli lo sono: contro il precariato del lavoro, contro le delocalizzazioni, contro il gioco d’azzardo e per le semplificazioni. Peccato che come sempre i titoli non bastano ed ecco l’inganno. Questo decreto non servirà a combattere la precarietà, ma anzi creerà disoccupazione (come ha detto Boeri, e tutte le rappresentanze di imprese e lavoratori). Non serve a tutelare i lavoratori contro le delocalizzazioni, ma servirà a punire le aziende italiane che vogliono svilupparsi anche all’estero, come c’è scritto nella stessa relazione tecnica (quella che Di Maio non ha letto). Servirà inoltre a favorire il gioco illegale, e non semplifica affatto la documentazione delle imprese, ma aiuta solo gli evasori.