caos in Piemonte, il disastro è della Lega

“Molinari e la Lega, sull’evidente e prolungato caos della Giunta Cirio in Piemonte, stanno attaccando le opposizioni per coprire una gestione fallimentare e disastrosa dell’emergenza. A partire dai colpevoli contagi nelle case di riposo per anziani su cui sono stati forniti dati incerti e che avevamo da tempo segnalato con una interrogazione parlamentare”: è quanto dichiara Silvia Fregolent, deputata di Italia Viva, sulle dichiarazioni dell’esponente del Carroccio.

“Molinari, Cirio ed Icardi dovrebbero rispondere alle domande che continuano a farsi i cittadini. Perché i contagi e i decessi in piemonte continuano ad aumentare? Perché non sono previste distribuzioni di mascherine come in altre regioni (come ad esempio la Toscana del Presidente Rossi) ? Perché non vengono fatti i tamponi anche agli ansitomatici e agli operatori sanitari (come in Veneto)? Perché non è stato previsto un commissario per l’emergenza tale da coodinare le attività? Perché il Governatore Cirio ha chiesto pieni poteri (e noi abbiamo dato la disponibilità di discuterne) e poi è sparito? La Lega è molto dura con il governo nazionale dicendo che se fosse al potere farebbe diversamente. Ma è al potere governa moltissime regioni che sul tema sanità hanno competenze vere con decisioni da assumere subito per il bene della collettività, ma il Piemonte è in ritardo ed  pagarne sono soltanto i cittadini, soprattutto quelli più deboli”: conclude Silvia Fregolent.

Coronavirus: aiuti economici anche a Piemonte, non solo a zone rosse

“Il provvedimento urgente che il Governo sta predisponendo con gli aiuti economici per sostenere le imprese durante l’emergenza ed il post emergenza del coronavirus non può riguardare esclusivamente le zone rosse, ma coinvolgere l’intero sistema produttivo del paese, che sta subendo e subirà una contrazione dei fatturati a causa del Coronavirus. Italia Viva è pronta a collaborare attivamente per inserire nel prossimo decreto che il governo sta predisponendo, sia in fase di prima stesura che di conversione in legge, aiuti specifici che stimolino la ripresa economica ed occupazionale”: è quanto dichiara Silvia Fregolent, deputato di Italia Viva.

Cavallerizza: Ministro Lamorgese faccia evacuare stabile, da Appendino lacrime di coccodrillo

Chiediamo al Ministro dell’Interno Lamorgese di evacuare immediatamente la Cavallerizza Reale di Torino.
E’ ormai chiaro a tutti, dopo l’ennesimo incendio dei giorni scorsi, che l’occupazione dello stabile rappresenta gravissimo problema di pubblica sicurezza ed un luogo di alta criminalità, come ha sottolineato lo stesso Questore, che non può essere ancora ignorato. Solo negli ultimi tre mesi sono si sono registrati dieci episodi di violenza e reati che hanno richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine. Non sono più sufficienti le buone intenzioni e le lacrime di coccodrillo della sindaca Appendino.
E’ incredibile e vergognoso che l’amministrazione comunale stia colpevolmente da anni distruggendo un bene patrimonio dell’Unesco divenuto oggi luogo di degrado e di illegalità

Risorse per diritto allo studio per disabili sensoriali

Occorrono strumenti normativi efficaci, risorse umane e finanziamenti adeguati per garantire il diritto allo studio alle persone con disabilità sensoriali. L’appello lanciato dalla studentessa universitaria di Torino Giusy Covino, a cui va il mio ringraziamento per essersi esposta pubblicamente per chiedere il rispetto dei propri diritti, riguarda purtroppo molti ragazzi ed alunni e deve essere preso seriamente in considerazione. La prossima legge di Bilancio deve essere l’occasione per risolvere questa criticità.

Il PD mai alleato con chi ha distrutto la città, niente sconti ad Appendino

A Torino è impensabile qualsiasi tipo collaborazione tra Pd e Chiara Appendino. Una cosa è cambiare governo a livello nazionale tentando di salvare il paese dalla recessione, dalla deriva populista e dall’isolamento europeo, un’altra è allearsi con un sindaco che in questi tre anni ha causato disastri con arroganza, superficialità ed incompetenza.
A Torino il Pd deve valorizzare quella cultura di governo che ha fatto crescere la città negli ultimi decenni e superare definitivamente l’era Appendino che ha portato al capoluogo decrescita economica ed occupazionale, degrado, conflitto sociale e perdita di prestigio. Solo così potremo rafforzare il nostro ruolo e recuperare i tantissimi delusi grillini che si sono pentiti di aver creduto alle false promesse del M5S.

Auguri al nostro Paese

In questi giorni molti di voi mi hanno scritto e chiamato per uno scambio di opinioni sulla crisi di governo.
C’era chi insisteva nell’andare al voto e c’era chi consigliava di arginare l’arroganza dei populisti e la deriva autoritaria cercando un accordo parlamentare.
Ho avuto modo di riflettere e credo che votare oggi la fiducia al nuovo governo Conte rappresenti una opportunità per cambiare radicalmente le politiche economiche del paese avviato verso una disastrosa recessione.
Il nostro primo obiettivo è un governo No – Tax.
Qualcuno potrà obiettare e l’ha fatto: perché non passare per le elezioni?
Perché la nostra è una Democrazia Parlamentare (piaccia o meno) e in una Democrazia Parlamentare fino a quando c’è una maggioranza in Parlamento non si va al voto se non alla scadenza dei 5 anni.

Oggi abbiamo assistito ad una manifestazione in piazza contro il neo governo. Una manifestazione pienamente legittima perché promuove la partecipazione popolare: quello che è però francamente pietoso è la presenza a questa protesta di chi, come Matteo Salvini, ha aperto la crisi di governo senza però dimettersi e successivamente, pur di rimanere attaccato alla poltrona, ha disperatamente cercato in ogni modo di riconquistare gli ex alleati del M5S arrivando addirittura a promettere a Luigi Di Maio il posto di Presidente del Consiglio.

So bene che sarà una partita difficilissima e che avrà futuro soltanto se produrrà effetti concreti: il paese non può infatti sostenere altri 18 mesi di crescita zero.
Le prime misure da approvare saranno il taglio delle tasse sul lavoro, lo stop all’aumento dell’Iva, investimenti per scuola e formazione, politiche ambientali efficaci e lotta al precariato.

Da torinese, che ha da sempre combattuto Chiara Appendino per le sue politiche disastrose, mi rendo perfettamente conto delle difficoltà che ci troviamo di fronte.
Oggi però abbiamo la possibilità di guardare al futuro.
Il Parlamento ha dato dignità alle istituzioni ed all’intera nazione ribadendo a Salvini ed ai suoi ‘yes man’ che dal Papeete non si governa e che i sondaggi non fanno la storia.

Auguri al nostro Paese.

All’Ex Moi mancano all’appello centinaia di clandestini, flop costato milioni di euro

Dal 2017 ad oggi, stando alle cifre riportate dai media, sono state evacuate dalla Palazzine Ex Moi poco più di 650 persone a fronte delle oltre mille che occupavano abusivamente gli edifici. Per una spesa complessiva quantificabile, tra risorse stanziate dalla Stato e dalla Fondazione San Paolo, di 7 milioni di euro. E’ evidente che oltre 350 individui, probabilmente clandestini e non regolarizzabili, siano oggi irrintracciabili e la cui condizione disperata potrebbe rappresentare un rischio per loro stessi e per l’ordine pubblico. E’ questo il modello di sicurezza che Salvini ed Appendino vorrebbero spacciare per vincente? E con costi così esorbitanti pari ad oltre 10.000 euro per ogni persona evacuata?

Nessuna misura contro commercio illegale

E’ inammissibile che il Comune di Torino tartassi e scoraggi i commercianti regolari ma permetta agli ambulanti irregolari di vendere nell’illegalità e nel degrado. La vicenda del mancato spostamento del Suk, che dura ormai da 6 mesi nonostante una apposita delibera comunale e sulla quale ho presentato da tempo una interrogazione al Ministro dell’Interno ancora senza risposta, è la prova inconfutabile che il sindaco Appendino ed il Ministro dell’Interno intervengano soltanto quando c’è da fare una passerella per i media (come per lo sgombero flop delle Palazzine Ex Moi) ma non si degnino di far rispettare la legge quando non sono presenti le telecamere.

Salvini chiede di arrestare i violenti, ma è lui il Ministro dell’Interno

Sono mesi che chiediamo al Ministro dell’interno, anche con apposite interrogazioni parlamentari, di garantire l’ordine pubblico o e la sicurezza della Val di Susa e dei cantieri della Torino – Lione. Di fonte all’ennesimo atto di terrorismo e violenza verso le Forze dell’ordine Salvini ha addirittura avuto il coraggio di chiedere agli altri partiti prese di posizione contro questi teppisti, proprio lui che fino ad oggi non è mai intervenuto per non indispettire i suoi alleati di governo!!!

Chi blocca le interrogazioni su Appendino?

Da molti mesi sei interrogazioni sull’operato di Chiara Appendino a mia prima firma sono ferme in Parlamento in attesa di risposta. Ben sei di queste chiamano in causa il Ministro Salvini, che evidentemente non vuole confrontarsi con le Camere, e riguardano la vicenda oscura del suo ex portavoce Pasquaretta; lo sgombero flop delle palazzine Ex Moi; i colpevoli ritardi sullo spostamento del mercato etnico ‘Barattolo’; l’appoggio ufficiale del comune di Torino alle manifestazioni No Tav; i gravi problemi causati agli esercenti commerciali di Torino per l’organizzazione della festa patronale di San Giovanni. Una interrogazione riguarda infine la svendita delle quote della partecipata multiservizi Iren.
Ho già sollecitato più volte agli uffici competenti di Montecitorio una risposta a questi atti, ora mi appello al Presidente Fico affinché sblocchi questa situazione inaccettabile e intervenga sul governo per far luce al più presto sulle scelte ambigue e controproducenti dell’amministrazione comunale di Torino.