Olimpiadi 2026: stop candidatura colpa del governo, esulta solo il sindaco di Torino
Il governo ha fatto fallire la candidatura italiana per le Olimpiadi invernali del 2026 rinunciando ad una opportunità strategica per il prestigio ed il rilancio del nostro paese.
Sono stati Salvini e Di Maio a spingere, soltanto per fini propagandistici, per una candidatura a tre: per non scontentare quindi Lombardia e Veneto a guida leghista ed il Comune di Torino governato dal M5S. In queste settimane nessun esponente del governo ha cercato una mediazione efficace capace di creare sinergie ed obiettivi condivisi tra i territori interessati mentre è stato alimentato un clima campanilistico di scontro mediatico ed istituzionale.
L’Italia perde un’occasione di sviluppo occupazionale, economico, sociale ed infrastrutturale. L’unico soddisfatto di questo disastro sarà Chiara Appendino, il sindaco di Torino, che nonostante l’incapacità di gestire una candidatura così prestigiosa, è riuscita a salvare la sua poltrona visto che la maggioranza del M5S in consiglio comunale è da sempre contraria alle Olimpiadi ed ai grandi eventi.