Ancora problemi su prima Palazzina Ex Moi. Da Salvini e Appendino politica annunci

A Torino viene annunciata l’evacuazione della seconda Palazzina ex Moi senza prima aver chiarito i problemi seguiti allo sgombero del primo palazzo, le cui cantine sono state subito rioccupate da individui non ancora identificati, e sui quali il Ministro Salvini ed il sindaco Chiara Appendino hanno sempre evitato di rispondere anche in seguito alla presentazione di specifici atti parlamentari. È davvero curioso poi questa operazione venga effettuata proprio oggi, ultima data utile per far partire i bandi Telt sui cantieri della Torino – Lione per non pagare i 300 milioni di euro di penali e sul cui esito regna ancora il caos. Salvini ed Appendino, proprio come Lega e M5S, sono sono sempre pronti a sviare l’opinione pubblica con gli annunci ad effetto

Toninelli, il Ministro dei Pretesti

Con le dichiarazioni di oggi il ministro Toninelli sulla Tav dimostra di anteporre deliberatamente dei meschini calcoli di bottega allo sviluppo e alla crescita economia italiani, che in buona parte dipendono dalle infrastrutture.
E’ chiaro che Toninelli non ha nessuna intenzione di avviare l’opera. Ormai il suo ruolo consiste nell’inventarsi ogni giorno dei pretesti, che con il passare del tempo diventano però sempre più improbabili e ridicoli. Quelli di oggi sfiorano l’aperta provocazione. Ormai è diventato il ministro dei Pretesti.
Dopo l’insensata ecotassa a danni dei produttori italiani di auto, ora Toninelli e il governo intendono farsi guidare non dal bene del Paese ma dalla propaganda anche sulla Tav. Il problema è che, con le grandi opere ferme, il Paese pagherà a lungo le conseguenze di tanto irresponsabile cinismo.

Consob: governo non tutela investimenti cittadini

Da oltre quattro mesi la Consob è senza una guida e il governo, in un contesto critico per l’economia nazionale che rischia la recessione, ha avuto il coraggio di venire il Parlamento chiedendo ulteriore tempo per nominare il presidente di un istituto che tutela gli investimenti degli italiani. Parliamo dello stesso governo e della stessa maggioranza che, lo scorso 12 settembre, dopo solo cinque mesi dalla sua nomina, hanno costretto alle dimissioni Mario Nava, figura autorevole e riconosciuta a livello internazionale, per poi lasciare quel posto vacante

Ecotassa: norma controproducente di un governo dilettante

L’annuncio di Fca sulla revisione del piano di investimenti in Italia dopo l’introduzione dell’ecotassa è la limpida testimonianza dei danni che può creare un governo dilettante ed incompetente anche quando interviene su temi condivisibili.
Far pagare chi inquina a vantaggio di chi lo fa molto meno è un approccio giusto, tuttavia la sua applicazione lo rende iniquo e inefficace, come hanno già sottolineato numerosi analisti del settore. La norma non tiene infatti conto dei chilometri percorsi e dello stile di guida: quindi la tassa non sarà proporzionale al reale inquinamento prodotto. Allo stesso tempo questo provvedimento non è stato concertato con le imprese del comparto, creando quindi gravi problemi a chi aveva avviato una seria e dettagliata programmazione di investimenti ed assunzioni. L’Italia sta perdendo ogni credibilità con gli investitori internazionali inventandosi tasse controproducenti senza nessun beneficio per i cittadini e per la loro qualità della vita.

Manovra: distrugge le start up italiane e favorisce le multinazionali hi-tech

La legge di Bilancio approvata penalizza le start up ed i giovani imprenditori. Ancora una volta M5S e Lega dicono una cosa e ne fanno un’altra. La manovra incentiva infatti, con notevoli sgravi fiscali, le grandi società (e quindi spesso i fondi internazionali) ad acquisire le imprese innovative italiane, ma al tempo stesso scoraggia i giovani professionisti a perseguire i propri progetti, inserendo un comma che vieta di usufruire della flat tax a chi detiene quote in una Srl (la forma societaria utilizzata per costituire le start up). Il governo e la maggioranza hanno inoltre avuto il coraggio di bocciare un mio ordine del giorno che avrebbe potuto, in sintesi, permettere ai giovani professionisti di dismettere le quote nelle start up innovative italiane impedendone di fatto la svendita alle multinazionali estere.

Il mio intervento contro lo scellerato condono Di Maio

La superficialità di Toninelli

Ogni volta che il ministro Toninelli esterna sulla Tav cambia i motivi per cui l’opera debba essere ritardata. Ieri il problema erano le ricognizioni da svolgere entro l’anno, oggi gli accordi tra Italia e Francia. L’impressione e’ sempre piu’ quella di uno studente poco preparato che arrangia una risposta cosi’ improvvisata da dimenticarsene poco dopo. Piuttosto che continuare a inventare o a rivolgersi a un No Tav per avere informazioni sull’opera, si decida a visitarne il cantiere. Potrebbe cosi’ cominciare a rendersi conto dei problemi dell’opera, della sua importanza e
magari riuscire a sostituire le sue strampalate e semplicistiche teorie con contenuti piu’ consoni a un ministro della Repubblica.
Prima che nel suo interesse, lo dico per quello del Paese: non possiamo continuare a farci ridere dietro nel mondo per la sua impreparazione e superficialita’.

Appendino colleziona avvisi di garanzia ma la Lega rimane in silenzio

Non chiederemo le dimissioni di Chiara Appendino sul nuovo avviso di garanzia ricevuto, questa volta, per falso in bilancio perché il Pd, a differenza del M5S, è un partito garantista. Torino è una città in evidente declino e saranno i cittadini a chiedere conto al sindaco della sua continua malafede ed inadeguatezza. Registriamo comunque il silenzio sulla vicenda della Lega, che dopo mesi di dura opposizione in Comune, si è adeguata velocemente e passivamente alle direttive nazionali

Vota l’ambiente, scegli il PD!

Riforme Pd fanno bene al Paese

I dati diffusi oggi dall’Istat e dal Centro Studi di Confindustria ci descrivono un Paese in cui si rafforza la crescita economica e si irrobustiscono tutti gli indicatori economici ed occupazionali. La produzione industriale, dice l’Istituto di statistica, con il rilevante traino dei beni strumentali e di quelli consumo, ad ottobre raggiunge quota +3,1% sull’anno. Non e’ il risultato del caso o della buona sorte, ma il traguardo raggiunto grazie alle politiche di sostegno al comparto industriale dei mille giorni del governo Renzi prima e dell’esecutivo Gentiloni poi. Positive sono anche le prospettive per l’Italia tracciate dal Csc per i prossimi anni: Pil e occupazione in crescita, tasso di disoccupazione ed indebitamento della Pubblica amministrazione in discesa, solo per fare alcuni esempi. Ora non bisogna mettere a rischio questo percorso virtuoso. Ma, anzi, oggi serve dare continuità alle scelte riformatrici, affinchè tutti settori della società, a cominciare dalle fasce più deboli, possano beneficiare della crescita economica del Paese. Il Partito democratico e’ al fianco delle cittadine e dei cittadini italiani per vincere questa sfida.