Tra agenda Draghi ed agenda Conte il Pd ha scelto la seconda

Tra agenda Draghi ed agenda Conte il Pd ha scelto la seconda. È purtroppo evidente che i vertici nazionali Dem abbiamo rigettato palesemente gli appelli della dirigenza locale che chiedevano a Letta di ispirarsi al modello Torino. Nel capoluogo piemontese il sindaco Lo Russo ha infatti vinto ponendosi da subito come alternativa al M5S ed al malgoverno di Appendino. Oggi invece, in Piemonte ed in Italia, nelle liste del Pd i posti blindati sono andati a chi ha sempre considerato necessaria ed imprescindibile l’alleanza con i grillini mentre sono stati esclusi o resi marginali esponenti dell’aria riformista. È stato palese che il terzo polo sia l’unica garanzia di governabilità.

Norme a sostegno del paese reale, accelerare sulle rinnovabili

Il Decreto Aiuti presenta strumenti e risorse fondamentali a sostegno del paese reale ed anche se Italia Viva non ha condiviso alcune norme che mortificano e danneggiano gli investimenti delle imprese e dei privati senza risolvere problemi strutturali, come il prelievo sull’extragettito o gli affitti a Venezia, abbiamo votato si al provvedimento senza porre veti e ricatti perché i problemi degli italiani vengono prima delle esigenze elettorali dei singoli partiti. È ora necessario un cambio di passo sullo sviluppo delle energie pulite e sulla transizione ecologica: fino ad oggi bloccate da incomprensibili divieti di Sovrintendenze, Regioni, Tar e Direzioni di alcuni Ministeri. Palazzo Chigi e Mite convochino con urgenza un tavolo istituzionale con le imprese, le associazioni agricole ed ambientaliste e le Regioni per sbloccare 10 grandi opere sulle rinnovabili e per dare un segnale all’Europa ed agli investitori stranieri.

Nucleare pulito e sicuro necessario per contrastare i cambiamenti climatici e perseguire l’autosufficienza energetica

Per contrastare i cambiamenti climatici e perseguire l’autosufficienza energetica il nucleare pulito e sicuro di ultima generazione è indispensabile. La discussione su questo tema è necessaria e non più rinviabile. La prossima settimana verrà discussa una nostra mozione sul tema.
La tassonomia Ue sta andando in questa direzione ed anche aziende come Eni stanno investendo da tempo sul nucleare pulito. Se vogliamo superare i combustibili fossili, ridurre le emissioni di gas nocivi, contrastare la crisi energetica ed evitare di finanziare le guerre di Putin, vanno incentivate le rinnovabili ma va rimosso ogni anacronistico veto ideologico verso il nucleare pulito.

Ricetta elettronica veterinaria: importante correggere le criticità

La ricetta elettronica veterinaria è utile per la tracciabilità delle malattie animali e per evitare abusi di farmaci ma dal 2019 ad oggi la sua obbligatorietà ha creato alcuni problemi oggettivi che vanno affrontati e risolti; l’apertura in questa direzione del Ministero della Salute alla risposta alla interrogazione di Italia Viva sulla tematica è un segnale positivo. Le criticità riguardano soprattutto il portale spesso lento, poco efficiente e soggetto a blocchi informatici. Esistono ancora nel nostro paese piccoli allevamenti situati in zone marginali non coperte da una rete internet efficace e che hanno quindi gravi difficoltà ad utilizzare la ricetta elettronica. Queste realtà produttive, spesso di eccellenza, e queste imprese che rappresentano un presidio irrinunciabile per molti territori vanno salvaguardati e non penalizzati.

Politiche energetiche nazionali: da rivedere alla luce del conflitto in Ucraina.

È evidente che le politiche energetiche nazionali dovranno essere riviste alla luce del conflitto in Ucraina, accelerando lo sviluppo delle rinnovabili e promuovendo la contingente diversificazione degli approvvigionamenti: l’azione del governo e del Ministro Cingolani stanno andando in questa direzione ed è necessario sostenere questi indirizzi. Per ottenere risultati concreti e soddisfare i bisogni di famiglie ed imprese è necessario che i partiti politici dimostrino responsabilità e raccolgano l’invito del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, sull’opportunità di perseguire fino alla fine dell’anno obiettivi comuni sul tema dell’energia mettendo da parte no ideologici e veti precostituiti.

Mancanza di acqua in Piemonte: criticità causate da siccità, ma anche da ritardi e scelte sbagliate.

Le criticità relative alla mancanza di acqua in Piemonte non sono soltanto causate dalla siccità ma da ritardi e scelte politiche errate sia a livello regionale che nazionale.
Per anni dighe ed invasi sono stati bloccati dai territori a causa della ‘sindrome Nimby’, manca ancora in Piemonte una legge per il risparmio idrico degli edifici, va promosso il riutilizzo delle acque reflue e va maggiormente incentivata l’agricoltura di precisione per quanto riguarda le irrigazioni. I fondi del Pnrr , pari ad un miliardo e 700 milioni di euro per il settore irriguo in Piemonte, rappresentano risorse fondamentali ma occorrono al tempo steso riforme strutturali capaci di salvaguardare a tutti i livelli la risorsa idrica.

Inaccettabile chiedere un test di gravidanza negativo in un concorso

Sono senza parole!!! Sarebbe incettabile in un’azienda privata e a maggior ragione in un concorso pubblico!!! È impensabile accettare che possano ripetersi episodi come quelli accaduti nei Comuni in provincia di Torino Vigone e Torre Pellice, dove alle candidate è stato chiesto di presentare un test di gravidanza negativo. Non deve succedere mai più: occorrono linee guida nazionali sulle caratteristiche delle prove fisiche attitudinali previste per i concorsi per la polizia municipale. È evidente che il bando prevedeva aspetti discriminatori nei confronti delle donne, come peraltro testimoniato dalla parziale, ma palese, “marcia indietro” delle amministrazioni interessate sulla reale necessità di svolgere prove fisiche così impegnative. Consiglio anche ai Comuni di Vigone e Torre Pellice di utilizzare una terminologia maggiormente rispettosa nei confronti delle donne: paragonare la gravidanza alla malattia, come è stato fatto in questi giorni per giustificare la richiesta del test di gravidanza, è assolutamente inammissibile.

Rinnovabili: Fregolent (Iv), sbloccare autorizzazioni o Italia resterà indietro

“La svolta degli Emirati Arabi sulle rinnovabili rappresenta un punto di non ritorno. Se anche i paesi che hanno basato la loro ricchezza sul petrolio hanno deciso di investire nelle energie pulite è la certezza che la transizione ecologica è già in atto. L’Italia non può e non deve restare indietro: per questo motivo chiediamo al Ministro Cingolani di istituire un tavolo istituzionale tra dicasteri competenti, Regioni e stakeholder per individuare criteri certi ed uniformi per autorizzare gli impianti ancora bloccati”: è quanto dichiara Silvia Fregolent, capogruppo Iv in Commissione Ambiente di Montecitorio.

Livello del Po: è ora che il nostro paese investa seriamente contro la desertificazione.

Il Ministero della Transizione ecologica ha ricordato che il livello del Po viene controllato costantemente e che il Pnrr prevede già risorse per implementare ed aggiornare il monitoraggio e per salvaguardare ambiente e biodiversità. Occorrono però politiche efficaci e progetti immediati per ottimizzare la risorsa idrica e limitare gli sprechi. È necessaria, come chiesto da Italia Viva in fase di definizione del Pnrr, una decisa accelerazione per la modernizzazione delle infrastrutture idriche al fine di limitare drasticamente l’utilizzo di acqua di falda per uso civico industriale ed agricolo, recuperando quindi le acque grigie e raccogliendo l’acqua piovana. Israele con queste tecniche innovative è riuscita a riutilizzare l’85 per cento delle acque non potabili: è ora che il nostro paese investa seriamente contro la desertificazione.

Sviluppo rinnovabili nel nostro paese: servono linee guida!

È impensabile che i vincoli paesaggistici delle Sovrintendenze continuino a bloccare lo sviluppo delle rinnovabili nel nostro paese, soprattutto con la crisi energetica in atto e con gli sforzi continui del governo per semplificare le procedure di nuovi impianti capaci di assicurare l’indipendenza dal gas e dal petrolio russo. Ambiente e biodiversità vanno tutelati ma occorre anche buonsenso: non si possono paragonare interventi invasivi e deturpanti con l’installazione di pannelli fotovoltaici comunque rimovibili e spesso posizionati in terreni agricoli inutilizzati ed incolti. È necessario che il Ministro Franceschini intervenga per indicare linee guida coerenti con le priorità e le finalità del governo.