MALTEMPO: SU ITALIA SICURA TEMPO E’ GALANTUOMO, VERGOGNA CONTE E COSTA

Il tempo è galantuomo. Oggi tutti riconoscono che Italia Sicura, l’unità di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche era utile per mettere in sicurezza il Paese, a partire dalla capacità di spendere le risorse, e che la sua cancellazione è stata una iattura. Per la prima volta veniva messo in campo un progetto strutturato di lungo periodo con forti connessioni tra il centro di coordinamento e le istituzioni locali, in grado di superare tutte quelle frammentazioni che avevano disperso risorse ed energie. La sua cancellazione, avvenuta nel 2018 durante il governo gialloverde, ha dei nomi ben precisi: quelli del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che a parole si professano a favore dell’ambiente e che, a fronte delle tragedie che il nostro fragile territorio continua a registrare, dovrebbero solo vergognarsi.

– Maltempo: con Italia Sicura risorse contro il dissesto

Ora non è il tempo delle polemiche, ma di stare tutti dalla parte della popolazione, del Presidente Bonaccini, degli amministratori dell’Emilia Romagna e di ringraziare quanti stanno lavorando per prestare soccorso. Finita l’emergenza, però, è necessario capire come mai è stata smantellata, e non più ripristinata, l’unita di missione Italia Sicura, l’unica che ha portato risorse contro il dissesto idrogeologico, come spiegato durante le audizioni parlamentari dalle parti sociali, da chi non è ascrivibile a questo o quel governo, da chi non risponde ad ideologie ma ragiona sulla base dei dati numerici.

MALTEMPO: GOVERNO INERTE DI FRONTE ALLE FRAGILITA’ DEL PAESE

Torna il maltempo e torna il drammatico bollettino di esondazioni, mobilità bloccata, intere comunità sradicate dal loro territorio. Il contrasto al dissesto idrogeologico si fa con la prevenzione, ma il governo continua a restare inerte di fronte alle tante fragilità del nostro Paese. Gli esponenti dell’esecutivo continuano le inutili passerelle a favore di telecamera, ma nulla fanno per investire nella prevenzione, nella manutenzione delle infrastrutture e degli alvei dei fiumi, nell’apertura di nuovi cantieri per salvaguardare il territorio in caso di calamità naturali, nonostante il Parlamento abbia approvato all’unanimità il nostro emendamento al decreto Pnrr per ripristinare l’Unità di missione Italia Sicura. Così, ancora una volta, in poche ore si registrano oltre mille evacuati nel ravennate, altre centinaia in provincia di Bologna, nel forlivese-cesenate e in tutta l’Emilia Romagna. Di fronte a un ministro come Salvini, che propone la restituzione dei soldi del Pnrr, noi rispondiamo con proposte serie per usare quelle risorse e mettere in sicurezza il nostro territorio, per guardare al futuro.

BOLLETTE: SU GAS SCELTE SCELLERATE DEL GOVERNO

Pessime notizie per le famiglie italiane che, a causa della scelta del governo di ridurre la componente di sconto, vedranno crescere del 22,4% le bollette del gas. Mai scelta fu più scellerata. Nonostante il calo del prezzo medio del gas sul mercato all’ingrosso, gli italiani non sentiranno alcun beneficio, anzi, si troveranno di fronte a una spesa aggiuntiva. Aver eliminato, con il “decreto bollette” i sostegni alle famiglie in un momento in cui l’inflazione continua a mordere mostra la mancanza di visione di questa maggioranza. Se da un lato a parole annuncia di tagliare le tasse, dall’altro, nei fatti, aumenta gli oneri a carico di famiglie e imprese.

Maltempo: ripristinare Italia Sicura Usare le risorse del Pnrr contro il dissesto idreogeologico

Frane, paesi isolati, scuole chiuse, famiglie evacuate, treni fermi e strade inagibili, è il tragico bollettino dell’Emilia Romagna in queste ore. Sembra un destino segnato, ma non possiamo rassegnarci. Il governo ha il dovere di mettere in campo tutte le risorse necessarie per prevenire le tragedie, a partire dal ripristino dell’Unità di Missione Italia sicura. In queste ore il pensiero va a chi è in difficoltà e ai tanti che sono al lavoro per dare soccorso, ai quali vanno i nostri ringraziamenti. La cronaca, dall’emergenza siccità ai danni degli alluvioni, ci evidenzia che non si può perdere tempo. Quel territorio attende da tanto lavori infrastrutturali che possano mettere in sicurezza persone e luoghi in caso di alluvioni e che siano in grado di preservare l’acqua nei periodi siccitosi. È necessario lavorare da subito, aprendo cantieri, usando le risorse del Pnrr e dando nuovo impulso all’unita di missione contro il dissesto idrogeologico. Aspettare oltre sarebbe da irresponsabili.

ENERGIA, A SCHIFANI: POLITICA DEI NO DANNEGGIA PAESE

Un altro fulgido esempio della politica dei “no”. Oggi è la volta di Schifani che sceglie di sospendere le autorizzazioni per il fotovoltaico. Nella regione del sole le energie rinnovabili sono lavoro, ma la sua visione miope ed antiquata danneggia la Sicilia e tutto il Paese.

CIBUS: GOVERNO PASSI DA PAROLE A FATTI

Cibus connecting Italy di Parma apre una vetrina internazionale sul il cibo Made in Italy e su tutta la filiera agroalimentare del nostro Paese. Ora il governo non si sottragga al sostegno di un comparto che traina l’economia italiana e che è sinonimo di qualità italiana. Il governo non utilizzi Cibus per fare sfilate, ma parta dalla food valley italiana per dare un nuovo impulso al settore. È necessario potenziare la rete infrastrutturale che permetterà di far crescere l’export dei prodotti agroalimentari made in Italy, servono incentivi per agricoltura 4.0 e per tutta l’innovazione tecnologica nel campo dell’agrifood che in questi anni di crisi ambientale è in sofferenza e che potrebbe risollevarsi proprio grazie alle tecnologie digitali. Non bastano le belle parole, servono fatti.

APPALTI: CON NUOVO CODICE SALTA PNRR

La realizzazione dei progetti del Pnrr è al palo e la riforma di Salvini rischia di farlo saltare. Se la forma è sostanza, quale semplificazione ci sarà con un codice degli appalti da 229 articoli e 36 allegati? Al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti avevamo proposto di recepire il nostro Piano Shock sull’uso dei commissari, sulla semplificazione e sui ricorsi che rallentano le opere, ma Salvini è rimasto sordo, utilizzando le audizioni in Parlamento come una foglia di fico per poi non recepire nessuna delle osservazioni fatte e andare avanti sino a portare il Paese a sbattere.

Spazio: Italia centrale in Space Economy

È straordinaria la notizia che la prima missione spaziale del Vaticano sarà effettuata con un satellite costruito dal Politecnico di Torino, eccellenza nella progettazione spaziale. Ancora una volta l’Italia si conferma centrale nella space economy. Il nostro Paese ha tecnologia, know how e addetti al settore formati in università di qualità come il Politecnico di Torino. Ora è il momento di valorizzare la specializzazione nella manifattura spaziale, un settore che conta centinaia di piccole e medie imprese, attraverso investimenti strutturali che possano presidiare tutta la filiera dell’economia spaziale e per dare un’ulteriore spinta al made in Italy dello spazio.

ENERGIA: ‘GOLAR TUNDRA’ VITTORIA ITALIA CHE VUOLE CRESCERE

L’arrivo a Piombino dell’unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione Golar Tundra segna la vittoria dell’Italia che vuole crescere ed essere libera. Con 5 miliardi di metri cubi di gas che arrivano riusciremo a soddisfare il 6% del fabbisogno di gas d’Italia. Ragioni economiche e geopolitiche ci spiegano che l’autonomia energetica è prioritaria per il Paese e il rigassificatore è un passo importante nella giusta direzione.