Tav: con stop danni per ambiente

La Tav va completata perché è un’opera fondamentale per l’Italia. Non perché ce lo dice la Francia o per paura di pagare le penali. Questa infrastruttura, che rappresenta da sola il 2% di Pil del Piemonte, avrà notevoli ricadute per l’economia, l’occupazione e soprattutto per l’ambiente. É stato infatti stimato che l’impatto sulla qualità dell’aria sarà impressionante dal momento che la nuova opera eliminerà dalle strade circa 1,3 milioni di Tir l’anno. Rinunciare alla Tav sarebbe un atto irresponsabile ed un sopruso verso le comunità locali con cui è stata condivisa.

TAV: la ratifica del trattato vale il 2% del Pil del Piemonte

Con l’approvazione dell’accordo italo-francese potranno finalmente iniziare i lavori del nuovo tunnel ferroviario. Si tratta di un’opera strategica fondamentale per tutto il nostro paese, il cui tracciato è stato concertato con le comunità territoriali e che porterà enormi benefici in termini economici, occupazionali ed ambientali. Nel 2017 si apriranno i nuovi cantieri che vedranno occupati oltre 4000 lavoratori solo nel territorio italiano e senza considerare l’indotto. L’impatto sulla qualità dell’aria e dell’ambiente è poi impressionante dal momento che la nuova opera eliminerà dalle strade circa 1,3 milioni di Tir l’anno. Non voglio nemmeno soffermarmi troppo sulla patetica lettera con cui il sindaco di Torino, in compagnia del suo folkloristico collega di Napoli, ha chiesto ai deputati di bloccare la ratifica dell’accordo. I cittadini ormai stanno iniziando a capire che i M5S, continuando a proporre una palese ignoranza istituzionale fatta di proposte assurde e populiste, sono di fatto incompatibili con una cultura di governo seria e responsabile. Soprattutto quando sono in gioco per Torino ed il Piemonte, milioni di euro per le opere di compensazione ed il 2 per cento del Pil regionale.

Carlotta Tevere si dimetta dal Consiglio comunale

Invece di prendere le distanze dalle frasi irresponsabili di Carlotta Tevere, i consiglieri del M5S del Comune di Torino danno piena e totale copertura politica ai delinquenti No Tav già condannati. Dare, come istituzioni, la propria solidarietà ai teppisti è un atto gravissimo che mette a rischio la stessa incolumità degli operai dei cantieri e delle forze dell’ordine chiamate ad assicurare la sicurezza del territorio. Chiediamo pubblicamente le dimissioni di Carlotta Tevere da Presidente della Commissione Legalità e dal Consiglio comunale. Non possiamo dimenticare però che anche Chiara Appendino, prima di prendere posizione a sostegno delle Forze dell’ordine dopo l’ennesimo assalto dei No Tav, aveva solidarizzato con i teppisti. Il comportamento del sindaco è quindi sempre macchiato, come abbiamo sottolineato spesso, da una grave ambiguità di fondo. Qualora Carlotta Tevere non si dimettesse spontaneamente, sarà compito del primo cittadino convincere la propria maggioranza a sfiduciarla. E’ inammissibile che il Comune di Torino possa essere considerato corresponsabile di ulteriori atti di violenza contro i beni pubblici o cittadini nello svolgimento del loro dovere.

L’ideologia dei sindaci M5S per nascondere l’incapacità di governare

“Le scelte ideologiche che penalizzano i cittadini accomunano i sindaci di Roma e di Torino: per dare un messaggio agli irriducibili e nascondere i disastri e l’immobilismo di questi primi mesi di amministrazione Virginia Raggi dice di no alle Olimpiadi e Chiara Appendino continua a manifestare la sua contrarietà alla Tav”: è quanto dichiara Silvia Fregolent, vicepresidente dei Deputati Pd.

“Ma se la Capitale dovrà rinunciare ad una candidatura ben più grave è la situazione di Torino. La Giunta Appendino uscendo dall’Osservatorio sulla Torino – Lione non potrà più beneficiare dei progetti e delle risorse per le opere di compensazione di una opera che, come ha ribadito l’Unione Europea, verrà comunque portata a termine nei prossimi mesi. Mi chiedo – conclude Silvia Fregolent – se il M5S si renda conto realmente di quanto stia constando ai cittadini, soprattutto in termini economici, il suo non-governo”.

Di Maio si informi prima di parlare

La nuova tratta della Tav annunciata dal ministro dei Trasporti Graziano Delrio e’ il frutto di un duro lavoro dell’Osservatorio dei Comuni della Valle (con sindaci talvolta minacciati dai No Tav per essere seduti al tavolo dell’Osservatorio), della citta’ metropolitana, del Comune di Torino e dalla Regione Piemonte, un serio impegno finalizzato a migliorare l’iniziale progetto proposto dalla Legge Obiettivo. Continua a leggere

C’è tunnel e tunnel?

tav trenoLunedì 17 novembre alle ore 11 è caduto l’ultimo diaframma della seconda galleria del Frejus. Nata come galleria di sicurezza dopo il drammatico incidente mortale, nel tempo e’ diventata una vera e propria galleria di transito: di fatto si deve parlare di raddoppio della galleria. Nel 2012 Monti siglò un accordo con la Francia e nonostante le numerose richieste (soprattutto della Provincia di Torino allora guidata dal Presidente Saitta), di contingentare gli autoveicoli e tir non c’è stata nessuna risposta formale.

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Fregolent: “Il destino di Plano lo dobbiamo decidere a Torino”

giornaliIntervista per Repubblica 29/07/2014 di Sara Strippoli

LA PARLAMENTARE PD CONTRARIA A COINVOLGERE RENZI COME CHIESTO DALLA NEIROTTI DOPO L’ESPOSTO DI ESPOSITO

«La posizione del Pd sulla Torino- Lione è chiarissima, penso che la responsabilità della scelta debba essere della commissione provinciale presieduta da Amalia Neirotti e non credo che per scegliere cosa ne sarà di Sandro Plano si debba tirare in Matteo Renzi».

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TAV: metodi lotta che incrinano base democratica nostro paese

COMUNICATO STAMPA

“Questa notte nuovi scontri in Val di Susa ai cantieri Tav, con petardi e fuochi d’artificio, un gruppo di manifestanti ha incendiato alcuni pneumatici nella gallerie di Giaglione e le forze di polizia hanno dovuto chiudere l’autostrada del Frejus-Bardonecchia, un poliziotto è rimasto ferito lievemente: tutti questi, lo ribadiamo con forza, sono atti di intimidazione che vanno decisamente al di là di azioni di dissenso e di protesta legittime.

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“Milleproroghe: niente fondo aziende colpite, a rischio la Tav”

COMUNICATO STAMPA

“Si tratta di una scelta gravissima, che potrebbe avere ripercussioni sulla realizzazione stessa della Torino – Lione”: con queste parole Silvia Fregolent e Stefano Esposito, rispettivamente deputato e senatore Pd, commentano l’esclusione dal “Milleproroghe” del fondo per risarcire le aziende danneggiate dai “No – Tav”, più volte annunciato dal governo e mai istituito. Continua a leggere

L.Stabilita’: Fregolent (Pd), grave tagli a Tav

COMUNICATO STAMPA

(ANSA) – ROMA, 20 NOV – ”Se quanto emerge dalle agenzie di stampa fosse vero, si tratterebbe di un fatto di una gravita’assoluta”. Cosi’ Silvia Fregolent, responsabile economia dei deputati Pd ed esponente Ecodem, commenta le indiscrezioni secondo le quali il governo ha presentato alla Legge di Stabilita’ un emendamento per sottrarre alla Tav 100 milioni di euro per destinarli ad Anas. Continua a leggere