TAV: IL PD SCEGLIE AMBIGUITÀ E SILENZIO

Anche sulla Tav, come sul termovalorizzatore a Roma, sul rigassificatore a Piombino, sulla guerra, sulla difesa, il Pd sceglie l’ambiguità e il silenzio.

Dopo le parole dell’esponente della direzione nazionale, che rivendicava e ribadiva il no alla Tav, è calato il silenzio dentro il Partito democratico, dal Nazareno sino alla segreteria regionale piemontese. Ce lo aspettavamo, ma continua a stupire che Schlein nemmeno su questo riesca a dirci chiaramente come la pensa. Forse dobbiamo semplicemente prendere atto che la grillizzazione del Pd è compiuta

Tav: opera strategica per la mobilità sostenibile del paese

“Garantire le risorse per completare la tratta nazionale della Tav per non perdere i finanziamenti comunitari e per garantire da subito la piena funzionalità dell’infrastruttura”: è quanto affermano in una nota congiunta le deputate di Italia Viva Raffaella Paita e Silvia Fregolent, rispettivamente Presidente della Commissione Trasporti e capogruppo in Commissione Ambiente sui contenuti del parere al Documento strategico per la mobilità sostenibile, approvato oggi, mercoledì 2 marzo, a Montecitorio.
“Il documento impegna infatti il governo a finanziare completamente la tratta Bussoleno – Avigliana stanziando ulteriori 119 milioni di euro ed assicurando le risorse necessarie per realizzare la tratta Avigliano – Orbassano. Dopo lo stop ideologico causato dal M5S e dal Governo Conte I, la Torino – Lione torna al centro delle politiche nazionali per mobilità sostenibile e lo sviluppo ecocompatibile del territorio”: concludono.

Tav: da M5S atto ostile verso il governo

La scelta del M5S di non votare il contratto di programma sulla Tav è un atto ostile, palese e gravissimo nei confronti del governo e della maggioranza. Italia Viva è stata criticata perché aveva giustamente avanzato riserve sulla gestione del Recovery Fund, ma grazie al nostro intervento abbiamo ottenuto una gestione collegiale delle risorse Ue. Cosa dovremmo dire oggi allora dei grillini che ancora una volta, con le loro scelte ideologiche ed incomprensibili, hanno messo il governo italiano in imbarazzo nei confronti dell’Europa?

Tav: da M5S atto ostile contro altre forze maggioranza

La contrarietà alla realizzazione della Tav ribadita ieri dal Movimento 5 Stelle in Commissione Trasporti è un atto grave: è un gesto ostile nei confronti del governo. Le osservazioni di M5S riguardano un’opera che è già in esecuzione. Oltre a essere tardive e confermare una sorta di ossessione ideologica, esse rappresentano un gesto politico di ostilità nei confronti di tutta la maggioranza, considerato, peraltro, che il relatore dell’esame dello schema di contratto di programma tra il ministero del Trasporti, Ferrovie dello Stato italiane Spa e Tunnel Euralpin è un deputato del Partito democratico. Io e il mio collega Luciano Nobili consideriamo l’assurda presa di posizione dei 5 Stelle un passo pericoloso e poco incoraggiante.

Tav: misure straordinarie contro assalti a cantieri

Il territorio della Val di Susa non va assolutamente militarizzato. Allo stesso tempo, però, lo Stato non può permettere ad un gruppo di teppisti di assaltare ripetutamente i cantieri dell’Alta velocità della Torino-Lione e ferire gli agenti delle forze dell’ordine.
Occorre reagire per prevenire questi atti vandalici e terroristici che non hanno niente a che fare con le manifestazioni di dissenso pacifico. Per questi motivi ho depositato oggi alla Camera un’ interrogazione al Ministro dell’Interno. Queste azioni di guerriglia vengono non solo annunciate sui social ma anche rivendicate. Prima che accada l’irreparabile è necessario che il governo attui delle misure straordinarie per evitare altri pericolosi assalti.

In Val di Susa atti di teppismo: bisogna garantire la legalità

In Piemonte i cittadini sono chiusi in casa, le attività commerciali sono limitate, i ragazzi non vanno a scuola ma alcuni teppisti possono raggrupparsi e lanciare le pietre contro le forze dell’ordine che stanno svolgendo il proprio lavoro per presidiare i cantieri Tav. Per questi delinquenti non ci sono più scuse: chiediamo al Ministro dell’interno di intervenire per garantire la legalità in Val di Susa.

Tav: bene apertura cantieri, da Cirio solo parole

“La ripresa dei lavori della Torino – Lione dopo lo stop voluto dal precedente governo è una buona notizia per l’Italia e per il Piemonte. Occorre era monitorare l’iter dell’opera e ci auguriamo che il Ministro Paola De Micheli nomini al più presto il Commissario per la Tav dopo l’allontanamento di Foietta, cacciato da Lega e M5S nel 2018, il cui lavoro è potuto proseguire soltanto grazie alla Regione Piemonte guidata da Chiamparino che ha garantito risorse adeguate: un ottimo lavoro non condiviso però dall’attuale governatore Cirio che, succube di Salvini ed una volta vinte le elezioni, ha cacciato nuovamente Foietta senza garantire in questi mesi nessuna attività di presidio strategico e aggiornamento sugli sviluppi dell’adeguamento dell’asse ferroviario”: è quanto dichiara Silvia Fregolent, capogruppo di Italia Viva in Commissione Ambiente della Camera.

TAV: la marcia non diventi pretesto per azioni di violenza

“Chiediamo al Ministro dell’Interno ed al Prefetto di prestare la massima attenzione affinché la marcia No Tav di domenica prossima in Valsusa sia pacifica e non diventi il pretesto, come già purtroppo accaduto in precedenza, per provocare atti di violenza contro i cantieri. Il diritto a manifestare deve essere rispettato ma deve avvenire in un contesto pacifico e nella piena legalità”: è quanto dichiarano in un comunicato congiunto Silvia Fregolent, deputato di Italia Viva ed Osvaldo Napoli, deputato di Forza Italia sulla manifestazione in programma l’8 dicembre.

“La Tav è una opera ambientalmente sostenibile che porterà benefici economici ed occupazionali in tutto il Piemonte; stupisce per questo l’adesione della Fiom – Cgil alla marcia. Una sostegno incomprensibile alla luce soprattutto delle numerose crisi aziendali attualmente aperte nella regione

Salvini chiede di arrestare i violenti, ma è lui il Ministro dell’Interno

Sono mesi che chiediamo al Ministro dell’interno, anche con apposite interrogazioni parlamentari, di garantire l’ordine pubblico o e la sicurezza della Val di Susa e dei cantieri della Torino – Lione. Di fonte all’ennesimo atto di terrorismo e violenza verso le Forze dell’ordine Salvini ha addirittura avuto il coraggio di chiedere agli altri partiti prese di posizione contro questi teppisti, proprio lui che fino ad oggi non è mai intervenuto per non indispettire i suoi alleati di governo!!!

Appendino non ha mai dialogato con i cittadini

In questi anni da sindaco Chiara Appendino si è sempre rifiutata di incontrare chi metteva in discussione le sue scelte: dai rappresentanti delle circoscrizioni per i tagli di bilancio, ai comitati di quartiere per il degrado pubblico e l’aumento delle tasse. Sotto la sua amministrazione, rispetto alla Tav, il Comune di Torino è prima uscito dall’Osservatorio sull’Alta Velocità per poi approvare una mozione contraria alla Torino Lione, alimentando peraltro un clima di scontro e di contrapposizione con le categorie produttive e sindacali. La priorità di Chiara Appendino è stata quella di anteporre il bene comune della città alle richieste dell’elettorato del M5S. Ma ha fallito anche in questo. Oggi, scaricata dal governo e dai cittadini, paga la sua arroganza e la sua incapacità: le cui colpe stanno però ricadendo sulla comunità. Dia una chance a Torino e si dimetta.