Cannabis Shop: l’ennesima retromarcia di Salvini

Dopo l’annuncio di chiudere tutti i Cannabis shop, in poche ore Salvini  è tornato sui suoi passi e la circolare ministeriale non ha disposto alcuna restrizione. Forse perché questi esercizi commerciali sono legali ed aperti anche in seguito all’approvazione della Legge n. 242 del dicembre 2016, votata anche dalla Lega? Purtroppo però, in seguito alle minacce del vicepremier, molte manifestazioni come il festival della canapa di Torino sono state annullate: e a pagare le conseguenze sono soltanto gli agricoltori e gli esercenti onesti!

Auto Blu: sono aumentate del 10% e molte sono inutilizzate

Con il governo del cambiamento le auto blu in Italia sarebbero aumentate in un anno, secondo le ultime rilevazioni ufficiali, di oltre il 10 per cento e la maggior parte dei veicoli sarebbero inutilizzati: si tratta di un dato impietoso che certifica l’ennesimo fallimento dell’attuale maggioranza su un tema, quello degli sprechi pubblici, utilizzato con demagogia in campagna elettorale e come pretesto per dire di no ai grandi eventi come le Olimpiadi di Torino o le infrastrutture come la Tav.

Omicidio Murazzi: Bonafede incapace ed ipocrita

Quanto denunciato oggi dal presidente della Corte di Appello di Torino, sulla carenza di personale del Tribunale è gravissimo. Prendiamo atto che governo e Ministero della Giustizia non sono in grado di garantire lo stato di diritto e la sicurezza dei cittadini. Il Ministro Bonafede ha inviato in colpevole ritardo gli ispettori ma dovrebbe riflettere su come in questi mesi abbia utilizzato il suo ruolo soltanto per scopi propagandistici ed elettorali come sulla ridicola passarella mediatica in occasione dell’estradizione di Cesare Battisti

Per Lega e M5S le donne devono scegliere tra lavoro e figli

Il governo gialloverde impone modelli di famiglia dove le mamme non devono lavorare. L’Inps ha infatti applicato le norme presenti nella Legge di Bilancio e le donne che rinunciano al congedo parentale non potranno più beneficiare dei 600 euro mensili del bonus baby sitter e nido introdotti dai precedenti governi a guida Pd. Sono queste le misure varate da Lega e M5S che scoraggiano l’occupazione femminile compatibile con la maternità e confinano la donna al solo ruolo domestico. Il partito di Salvini sta realizzando la sua idea di nucleo familiare tradizionale mentre prendiamo atto ancora una volta dell’incompetenza e della malafede dei grillini che promettono una cosa ma poi fanno l’opposto

Paese in recessione e stangata delle tasse locali

Questa maggioranza non solo ha portato il Paese in recessione, facendo schizzare in alto il debito pubblico e, di conseguenza, indebitando i cittadini, ma ora provoca pure anche una vera e propria nuova stangata fiscale a scapito degli italiani. M5s e Lega, infatti, avendo cancellato in legge di Bilancio la norma che impediva agli enti locali di aumentare le tasse, si sono resi complici dei maggiori prelievi fiscali di comuni e regioni. Il governo gialloverde, messo alla prova dei fatti, non solo non serve a far ripartire l’economia, ma aumenta pure le tasse. Ad un anno dalle elezioni tutti gli indicatori mostrano un Paese alle corde e loro non hanno alcuna proposta concreta per far ripartire l’Italia.

Ius Soli: Salvini sciacallo sul futuro dei bambini

Poco prima di registrare la puntata del Maurizio Costanzo show in cui concedeva la cittadinanza a Rami proprio in tv, Salvini dichiarava testualmente ‘l’incontro al Viminale con Rami ci sarà, ma a telecamere spente perchè di fare Carramba che sorpresa o il Fabio Fazio di turno a suon di milioni non mi interessa’. Nei giorni precedenti aveva addirittura invitato Rami a farsi eleggere ma poi – forse visto qualche sondaggio – ha detto di considerarlo un figlio. La verità è che Salvini strumentalizza tutto per qualche like. Il Ministro dell’Interno pur di avere visibilità e consenso facile è disposto a persino sciacallare sulla vicenda, sul futuro e sui sogni di un bambino.

Appendino in soli tre anni ha distrutto la città, è proprio vero a Torino nulla è impossibile

Oggi Torino è una città devastata da degrado, crisi economica, abbandonata dai grandi eventi e dagli investitori internazionale; dove si soffoca il commercio e lo sviluppo ma si aumentano le tasse ai cittadini e alle imprese. Tre anni fa tutto questo sarebbe stato impensabile ma Chiara Appendino ci è riuscita: è proprio vero a Torino nulla e’ impossibile!

Salvini condanna l’Italia all’arretratezza

Salvini rinuncia a trovare una soluzione che sblocchi la Tav e scappa da Roma per proseguire il tour della sua perenne campagna elettorale. La Lega, la cui classe dirigente è così appiattita sul suo capitano da rendere obbligata la presenza del Ministro dell’Interno anche per le elezioni condominiali, condanna l’Italia all’arretratezza e cede su tutta la linea al M5S ed al suo abbraccio mortale.

Toninelli, il Ministro dei Pretesti

Con le dichiarazioni di oggi il ministro Toninelli sulla Tav dimostra di anteporre deliberatamente dei meschini calcoli di bottega allo sviluppo e alla crescita economia italiani, che in buona parte dipendono dalle infrastrutture.
E’ chiaro che Toninelli non ha nessuna intenzione di avviare l’opera. Ormai il suo ruolo consiste nell’inventarsi ogni giorno dei pretesti, che con il passare del tempo diventano però sempre più improbabili e ridicoli. Quelli di oggi sfiorano l’aperta provocazione. Ormai è diventato il ministro dei Pretesti.
Dopo l’insensata ecotassa a danni dei produttori italiani di auto, ora Toninelli e il governo intendono farsi guidare non dal bene del Paese ma dalla propaganda anche sulla Tav. Il problema è che, con le grandi opere ferme, il Paese pagherà a lungo le conseguenze di tanto irresponsabile cinismo.

Lo psicodramma di Lega e M5S sulle banche

Si è consumato oggi in aula sull’approvazione del Decreto legge sulla banca Carige lo psicodramma collettivo del M5S e della Lega: quei partiti oggi al Governo ma che poco più di due anni fa, quando erano all’opposizione, hanno infangato il Pd per aver salvato alcune banche – quindi lavoratori, imprese, i risparmi degli italiani e l’intero sistema economico nazionale – dal fallimento.
Per salvare la banca Carige, come ha ammesso lo stesso Ministro Tria, il governo del cambiamento ha presentato un decreto legge fotocopia rispetto a quello emanato dal precedente governo Gentiloni. L’unica differenza sta oggi nella responsabilità delle opposizione e del Pd, che hanno approvato il decreto, mentre due anni fa l’attuale vicepremier Luigi di Maio, in una vera e propria trance agonistica, criticava l’allora governo per aver deciso di salvare le banche italiane. Proprio come l’altro esponente pentastellato della decrescita felice, quel Di Battista che fa il rivoluzionario girando le spiagge con i soldi di papa’ provenienti dai lavoratori pagati in nero, che promise solennemente che il M5S non avrebbe mai dato soldi alle banche private. Non dimentichiamoci però dell’altro compagno di avventura a Palazzo Chigi: la Lega che sulla crisi delle Banche Venete non disse e fece niente; memore forse di quando pochi anni prima fece addirittura fallire la banca Padana Credieuronord a causa di quello che i cronisti attenti dell’epoca definirono ironicamente “analfabetismo finanziario” ed allegra gestione. In quell’occasione gli azionisti della banca leghista si ritrovarono sul lastrico e niente è stato fatto per risarcire chi è stato ingannato.
 
Promettere cosa che non si può mantenere a chi perde i propri risparmi in investimenti sbagliati è infatti un atto vile e spregevole che prima o poi ti si ritorce contro: ma credo che se siano accorti anche Salvini e Di Maio dopo le dure contestazioni che i risparmiatori delusi dalle loro promesse hanno riservato loro nei giorni scorsi.
 
Vedere oggi i volti smarriti a Montecitorio dei deputati del M5S e della Lega vale comunque molto di più di qualsiasi ammissione di colpa.