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Partite IVA: quanto abbiamo fatto, quanto faremo

Nel corso della Legislatura sono state approvate leggi per difendere i diritti e le tutele di questi lavoratori: è stata ridotta l’aliquota contributiva Inps di 8 punti, introdotte maggiori tutele nelle transazioni commerciali e contro i ritardi nei pagamenti; aumentato il tetto delle spese deducibili. E’ stato inoltre permesso alle partite Iva di poter accedere agli appalti pubblici ed ai finanziamenti europei; è stata erogata l’indennità di maternità anche alle professioniste autonome che continuano a lavorare ed è stato esteso l’ equo compenso nei rapporti con le banche, le compagnie di assicurazione e la Pubblica Amministrazione. Allo stesso tempo sono state arginate le ‘false’ partite Iva cercando di ricondurle alla disciplina del lavoro subordinato.
Nei prossimi anni continueremo a sostenere una categoria di professionisti che rappresenta una risorsa per il nostro paese: estenderemo la misura degli 80 euro anche alle partite Iva e agli autonomi fino ai 26.000 euro lordi; aboliremo l’anomalia tutta italiana della doppia tassazione sui contributi pagati dai professionisti; consentiremo ai lavoratori autonomi in difficoltà di poter accedere agli ammortizzatori sociali; incentiveremo la specializzazione e l’aggregazione professionale; vigileremo affinché le norme sull’equo compenso vengano rispettate; ridurremo ulteriormente il periodo di incasso delle fatture, anche attraverso l’abbattimento dei tempi della giustizia con l’estensione del rito del lavoro.

Scarica qui il volantino

Gli attacchi del M5S a Cerno sono penosi

I continui attacchi del Movimento 5 stelle a Tommaso Cerno e a Repubblica sono penosi e vergognosi, a maggior ragione dopo che il giornalista è stato oggetto di nuove minacce di morte sui social. Attaccano Cerno per essersi candidato con il Pd, come se non avesse il diritto di esprimere liberamente le proprie idee. E allora perché non si indignano anche per Paragone? Seguendo il loro ragionamento, allora dovremmo considerare La7 una rete pro M5s perché un suo conduttore di punta si è candidato con nelle liste M5s? E lo stesso dovrebbe valere per Italia 1, dopo la candidatura di Giarrusso, o per Skytg24, dopo la candidatura di Carelli, entrambi con M5s

Manovra: ok sperimentazione ‘social bond’ con fondo ad hoc

Partira’ anche in Italia la sperimentazione di una sorta di ‘social bond’, per sostenere studi di fattibilita’ e sviluppo di capacita’ delle pubbliche amministrazioni sulla base dei risultati conseguibili e con lo scopo di favorire e potenziare l’innovazione sociale secondo gli standard europei. Lo prevede un mio emendamento alla manovra riformulato e approvato dalla commissione Bilancio della Camera. Viene istituito un apposito ‘Fondo per l’innovazione sociale’ che avra’ a disposizione in tre anni 25 milioni di euro (5 nel 2018 e 10 l’anno nel 2019 e nel 2020).

Lavoratori dei musei licenziati dai tagli del M5S

I lavoratori di Torino iniziano purtroppo a pagare direttamente le politiche della giunta del M5S. I tagli alla cultura sono stati una scelta inequivocabile di Chiara Appendino che ha devastato una delle vocazioni più durature e significative della città: i licenziamenti annunciati dalla Fondazione Musei sono purtroppo la prima conseguenza di questi tagli. L’indignazione dell’assessore Leon è pari soltanto alla sua incompetenza ed alla sua inadeguatezza.

Riforme Pd fanno bene al Paese

I dati diffusi oggi dall’Istat e dal Centro Studi di Confindustria ci descrivono un Paese in cui si rafforza la crescita economica e si irrobustiscono tutti gli indicatori economici ed occupazionali. La produzione industriale, dice l’Istituto di statistica, con il rilevante traino dei beni strumentali e di quelli consumo, ad ottobre raggiunge quota +3,1% sull’anno. Non e’ il risultato del caso o della buona sorte, ma il traguardo raggiunto grazie alle politiche di sostegno al comparto industriale dei mille giorni del governo Renzi prima e dell’esecutivo Gentiloni poi. Positive sono anche le prospettive per l’Italia tracciate dal Csc per i prossimi anni: Pil e occupazione in crescita, tasso di disoccupazione ed indebitamento della Pubblica amministrazione in discesa, solo per fare alcuni esempi. Ora non bisogna mettere a rischio questo percorso virtuoso. Ma, anzi, oggi serve dare continuità alle scelte riformatrici, affinchè tutti settori della società, a cominciare dalle fasce più deboli, possano beneficiare della crescita economica del Paese. Il Partito democratico e’ al fianco delle cittadine e dei cittadini italiani per vincere questa sfida.

Cioccolatò: Appendino lascia, non raddoppia

L’annullamento per il secondo anno consecutivo di Cioccolatò è un fatto gravissimo non solo perché è l’ennesimo grande evento cancellato dal M5S in 18 mesi di amministrazione – dopo Manet, Prix Italia, Street Food around the world, il Festiva del Jazz solo per citarne alcuni -, ma perché umilia e denigra irreparabilmente la storica scuola torinese dei maestri pasticcieri avvantaggiando altre città con minore tradizione ma con maggiore programmazione. Se lo scorso anno, davanti ai continui fallimenti Appendino era sempre pronta a fornire improbabili scusanti, cosa farà adesso dopo aver promesso da tempo che nel 2017 ci saranno stati ben due appuntamenti di Cioccolatò? Chi farà dimettere questa volta per coprire la sua inadeguatezza e la sua incapacità.

I governi Pd con le riforme hanno diminuito le tasse

L’Ocse certifica che con i governi del Pd è diminuita la pressione fiscale. È l’ennesimo segnale del grande lavoro fatto in questi anni con i governi Renzi e Gentiloni. L’aspetto più rilevante è che la pressione fiscale sia calata, nonostante il Pd abbia trovato il PIL a -1,9%. Per ripianare i buchi, ancora una volta lasciati dai governi di Berlusconi, Bossi, Salvini, Brunetta e Tremonti, noi abbiamo agito sulle riforme addirittura diminuendo le tasse. Non è ancora abbastanza? Intanto le tasse calano e caleranno ancora grazie al fatto che abbiamo puntato sulla crescita. Anche questo significa aiutare il Paese.

Incendi: prevedere risorse nella Legge di Bilancio

“Il governo riconosca al più presto lo stato di emergenza chiesto dalla Regione Piemonte a causa degli incendi che stanno devastando il territorio in modo da attivare le misure di sostegno previste dalla legge”: è quanto chiede la vice presidente dei deputati Pd Silvia Fregolent, in una interrogazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, presentata oggi lunedì 30 ottobre.

“E’ inoltre necessario – continua Silvia Fregolent – inserire nel corso dell’iter parlamentare della Legge di Bilancio misure specifiche e risorse economiche per indennizzare i beni mobili ed immobili danneggiati e per promuovere il recupero degli ettari di foresta distrutti”.