Le donne “inidonee” per la Formula Uno
Pubblicato ne “La Stampa – Lettere al giornale del 19 aprile 2013”
Leggendo sul quotidiano on line l’ articolo: “Le donne. Non hanno la testa per correre in F1”, mi sono sentita prima infuriata e poi umiliata. Ma come, ancora una volta parliamo della superiorità dell’ uomo sulla donna? Con la solita vecchia storia dell’ uomo più forte? Ma poi, rileggendo con più attenzione le parole di Stirling Moss, venerato pilota ”eterno secondo”, ho capito che, senza rendersene conto, le sue parole capovolgono ciò che afferma: la donna per lui non è in grado di gareggiare perché davanti al rischio di perdere la vita si blocca. Ecco, la superiorità della donna sta proprio qui, in queste poche parole. Il grande pilota, non è colui che rischia la vita per un estremo tentativo di vittoria perché non c’ è vittoria nella morte.
Proprio oggi, in cui ogni fine settimana sulle strade si spezzano troppe giovani vite per colpa dell’ incoscienza e dell’ incultura civica, vale forse la pena di utilizzare il fuorviante messaggio di Moss per spiegare alle nuove generazioni che il grande pilota è colui che riesce a dosare rischio e sicurezza, e che la bandiera a scacchi si abbassa solo su chi trova questo giusto equilibrio. Ma questo noi donne lo sapevamo già.
On. Silvia Fregolent
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