Coronavirus: il mio intervento

Care amiche e cari amici,

di seguito trovate il mio video con alcune considerazioni sul Coronavirus. Buona visione!

 

Cavallerizza: governo condanna gestione disastrosa della Giunta Appendino

“Il governo oggi alla Camera ha condannato palesemente la gestione della Cavallerizza di Torino decisa dal M5S e dal sindaco Appendino, ribadendo che la situazione di degrado e di illegalità in cui ha versato negli ultimi anni lo stabile patrimonio Unesco ha causato danni gravissimi e compromesso la fruibilità pubblica del complesso monumentale. E’ ora necessario che il Ministero dei Beni culturali monitori attentamente la situazione e che ogni prossima risorsa stanziata sia finalizzata ad un concreto progetto di restauro e valorizzazione della Cavallerizza. Un progetto ad oggi non perseguibile perché la Giunta Appendino, dilaniata da mille contraddizioni interne, non è in grado di garantire il pieno recupero funzionale dell’immobile. Sarà compito della nuova amministrazione della città restituire la Cavallerizza alla comunità

Cavallerizza: Ministro Lamorgese faccia evacuare stabile, da Appendino lacrime di coccodrillo

Chiediamo al Ministro dell’Interno Lamorgese di evacuare immediatamente la Cavallerizza Reale di Torino.
E’ ormai chiaro a tutti, dopo l’ennesimo incendio dei giorni scorsi, che l’occupazione dello stabile rappresenta gravissimo problema di pubblica sicurezza ed un luogo di alta criminalità, come ha sottolineato lo stesso Questore, che non può essere ancora ignorato. Solo negli ultimi tre mesi sono si sono registrati dieci episodi di violenza e reati che hanno richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine. Non sono più sufficienti le buone intenzioni e le lacrime di coccodrillo della sindaca Appendino.
E’ incredibile e vergognoso che l’amministrazione comunale stia colpevolmente da anni distruggendo un bene patrimonio dell’Unesco divenuto oggi luogo di degrado e di illegalità

Scuola: migliaia di addetti alla pulizia rischiano licenziamento, Fioramonti intervenga

Anche in Piemonte stanno per essere licenziati moltissimi addetti al decoro ed alla pulizia degli istituti scolastici dipendenti di aziende private affidatarie degli appalti. Tutto questo a causa della Legge di Bilancio, approvata dal precedente governo, che ha sancito il processo di internalizzazione di tali servizi senza però prevedere parametri efficaci per ricollocare e garantire l’attuale personale impiegato. Il Ministro Fioramonti la smetta di giocare con le merendine, le carte geografiche ed i social e si metta a lavorare per risolvere i problemi seri del paese. Questa vicenda, su cui ho presentato una interrogazione parlamentare nei giorni scorsi, coinvolge oltre 7000 lavoratori in tutta Italia che rischiano il licenziamento o, nel migliore dei casi, una sensibile riduzione dello stipendio. Ho chiesto al Ministro della Pubblica Istruzione di intervenire rapidamente per garantire gli attuali livelli occupazionali e per evitare gravissimi disservizi alla continuità dell’attività didattica.

Italia Viva

Parte la mia nuova avventura politica.
L’obiettivo è far ripartire il paese e l’economia dopo i disastri dei mesi scorsi, rilanciare l’azione riformista interrotta dal populismo e dal sovranismo, garantendo stabilità e lealtà al governo di cui facciamo parte.
Agli amici del Pd, con cui ho condiviso anni di esperienze, battaglie, progetti, fallimenti e successi, auguro di continuare a lavorare con passione e coraggio per far crescere l’Italia.

Il PD mai alleato con chi ha distrutto la città, niente sconti ad Appendino

A Torino è impensabile qualsiasi tipo collaborazione tra Pd e Chiara Appendino. Una cosa è cambiare governo a livello nazionale tentando di salvare il paese dalla recessione, dalla deriva populista e dall’isolamento europeo, un’altra è allearsi con un sindaco che in questi tre anni ha causato disastri con arroganza, superficialità ed incompetenza.
A Torino il Pd deve valorizzare quella cultura di governo che ha fatto crescere la città negli ultimi decenni e superare definitivamente l’era Appendino che ha portato al capoluogo decrescita economica ed occupazionale, degrado, conflitto sociale e perdita di prestigio. Solo così potremo rafforzare il nostro ruolo e recuperare i tantissimi delusi grillini che si sono pentiti di aver creduto alle false promesse del M5S.

Auguri al nostro Paese

In questi giorni molti di voi mi hanno scritto e chiamato per uno scambio di opinioni sulla crisi di governo.
C’era chi insisteva nell’andare al voto e c’era chi consigliava di arginare l’arroganza dei populisti e la deriva autoritaria cercando un accordo parlamentare.
Ho avuto modo di riflettere e credo che votare oggi la fiducia al nuovo governo Conte rappresenti una opportunità per cambiare radicalmente le politiche economiche del paese avviato verso una disastrosa recessione.
Il nostro primo obiettivo è un governo No – Tax.
Qualcuno potrà obiettare e l’ha fatto: perché non passare per le elezioni?
Perché la nostra è una Democrazia Parlamentare (piaccia o meno) e in una Democrazia Parlamentare fino a quando c’è una maggioranza in Parlamento non si va al voto se non alla scadenza dei 5 anni.

Oggi abbiamo assistito ad una manifestazione in piazza contro il neo governo. Una manifestazione pienamente legittima perché promuove la partecipazione popolare: quello che è però francamente pietoso è la presenza a questa protesta di chi, come Matteo Salvini, ha aperto la crisi di governo senza però dimettersi e successivamente, pur di rimanere attaccato alla poltrona, ha disperatamente cercato in ogni modo di riconquistare gli ex alleati del M5S arrivando addirittura a promettere a Luigi Di Maio il posto di Presidente del Consiglio.

So bene che sarà una partita difficilissima e che avrà futuro soltanto se produrrà effetti concreti: il paese non può infatti sostenere altri 18 mesi di crescita zero.
Le prime misure da approvare saranno il taglio delle tasse sul lavoro, lo stop all’aumento dell’Iva, investimenti per scuola e formazione, politiche ambientali efficaci e lotta al precariato.

Da torinese, che ha da sempre combattuto Chiara Appendino per le sue politiche disastrose, mi rendo perfettamente conto delle difficoltà che ci troviamo di fronte.
Oggi però abbiamo la possibilità di guardare al futuro.
Il Parlamento ha dato dignità alle istituzioni ed all’intera nazione ribadendo a Salvini ed ai suoi ‘yes man’ che dal Papeete non si governa e che i sondaggi non fanno la storia.

Auguri al nostro Paese.

Ancora problemi su prima Palazzina Ex Moi. Da Salvini e Appendino politica annunci

A Torino viene annunciata l’evacuazione della seconda Palazzina ex Moi senza prima aver chiarito i problemi seguiti allo sgombero del primo palazzo, le cui cantine sono state subito rioccupate da individui non ancora identificati, e sui quali il Ministro Salvini ed il sindaco Chiara Appendino hanno sempre evitato di rispondere anche in seguito alla presentazione di specifici atti parlamentari. È davvero curioso poi questa operazione venga effettuata proprio oggi, ultima data utile per far partire i bandi Telt sui cantieri della Torino – Lione per non pagare i 300 milioni di euro di penali e sul cui esito regna ancora il caos. Salvini ed Appendino, proprio come Lega e M5S, sono sono sempre pronti a sviare l’opinione pubblica con gli annunci ad effetto

Salvini impaurito e confuso continua a temporeggiare sulla Tav

Salvini, forse preoccupato dalla possibilità di finire sotto processo, continua a rimandare le decisioni sulle infrastrutture che servono al Paese. Del resto l’Italia non si governa con i like ma con provvedimenti e leggi. Provi il ministro, se ci riesce, a spiegare il suo temporeggiare ai cittadini, agli operai, agli imprenditori ed agli amministratori locali che incontrerà venerdì a Chiomonte quando visiterà i cantieri della Torino – Lione. L’ennesimo rinvio della votazione del documento di indirizzo deciso oggi dalla maggioranza di governo a Montecitorio è un chiaro sintomo di debolezza della Lega che vorrebbe forse scambiare il mancato ammodernamento delle infrastrutture con l’immunità del suo leader.

Di Maio è mister Spread, arricchisce chi specula sull’Italia

Di Maio fa retromarcia anche sull’eco tassa usando come scusa il fatto che ‘hanno sbagliato i conti’ . Ormai il vice premier cambia idea su tutto non rendendosi conto che le sue dichiarazioni stanno creando danni irreparabili all’economia nazionale, incoraggiando le imprese ad abbandonare il nostro paese. La leggerezza, l’incompetenza con cui riveste il proprio ruolo stanno solo aiutando gli investitori ad arricchirsi speculando sull’Italia