RINVIARE CHIUSURA MONTE BIANCO DOPO FRANA FREJUS
La frana che ha coinvolto il Frejus, dopo l’alluvione a Bardonecchia, ha dimostrato la fragilità del territorio montano e l’altrettanta fragilità della rete trasportistica. Con il blocco dei trafori autostradale e ferroviario e la chiusura prevista del Monte Bianco i collegamenti tra l’Italia e la Francia sono nel caos. Adesso ci sarà ancora qualcuno che si opporrà al tunnel di base dell’alta velocità Torino Lione? Stupisce, purtroppo, che debbano essere i gravi danni ambientali ad evidenziare l’importanza della rete infrastrutturale. La contemporanea chiusura del tunnel del Monte Bianco e del Frejus comporta una perdita del 10 % del PIL. Dai valichi alpini transitano ogni anno 230 milioni di tonnellate di merce e circa i due terzi dell’export italiano verso Paesi europei. È questa la migliore risposta a chi in questi anni, per osteggiare la costruzione di un’opera fondamentale come la Torino-Lione, ha diffuso false informazioni sul volume di merci trasportate lungo la direttrice est- ovest. Ora è necessaria una proficua collaborazione con la Francia per chiedere una proroga alla chiusura del traforo del monte Bianco affinché i lavori non siano avviato prima della ripresa delle attività del Frejus