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Reati ambientali. Un provvedimento storico, atteso da vent’anni – SCHEDA

reati-ambientaliEcco in sintesi il pacchetto di norme che aggiorna il codice penale aggiungendo quattro nuovi reati: disastro e inquinamento ambientale, traffico di materiale radioattivo e impedimento ai controlli. Previste aggravanti per mafia e sconti di pena per chi si ravvede, condanna al ripristino e raddoppio dei tempi di prescrizione. Il testo deve essere approvato dal Senato.

Quattro nuovi reati:
1. DISASTRO AMBIENTALE: punisce con il carcere da 5 a 15 anni chi altera gravemente o irreversibilmente l’ecosistema o compromette la pubblica incolumità.
2. INQUINAMENTO AMBIENTALE: prevede la reclusione da 2 a 6 anni (e la multa da 10mila e 100mila euro) per chi deteriora in modo rilevante la biodiversità (anche agraria) o l’ecosistema o lo stato del suolo, delle acque o dell’aria. Se non vi è dolo ma colpa, le pene sono diminuite da un terzo alla metà. Scattano invece aumenti di pene per i due delitti se commessi in aree vincolate o a danno di specie protette.
3. TRAFFICO E ABBANDONO DI MATERIALE DI ALTA RADIOATTIVITA’:
colpisce con la pena del carcere da 2 a 6 anni (e multa da 10mila a 50mila euro) chi commercia e trasporta materiale radioattivo o chi se ne disfa abusivamente.
4. IMPEDIMENTO DEL CONTROLLO: chi nega o ostacola l’accesso o intralcia i controlli ambientali rischia la reclusione da 6 mesi a 3 anni.

La riforma prevede inoltre:
– AGGRAVANTE ECOMAFIOSA. In presenza di associazioni mafiose finalizzate a commettere i delitti contro l’ambiente o a controllare concessioni e appalti in materia ambientale scattano
le aggravanti – previste anche in caso di semplice associazione a delinquere e se vi è partecipazione di pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio.
– SCONTI PENA. Pene ridotte da metà a due terzi nel caso di ravvedimento operoso: ossia se l’imputato evita conseguenze ulteriori, aiuta i magistrati a individuare colpevoli o provvede alla bonifica e al ripristino.
– RADDOPPIO PRESCRIZIONE. Per i delitti ambientali i termini di prescrizione raddoppiano. Se poi si interrompe il processo per dar corso al ravvedimento operoso, la prescrizione è sospesa.
– OBBLIGO CONFISCA. In caso di condanna o patteggiamento della pena è sempre ordinata la confisca dei beni che costituiscono il prodotto o il profitto del reato e delle cose servite a commetterlo o comunque di beni di valore equivalente nella disponibilità (anche indiretta o per interposta persona) del condannato.
– CONDANNA AL RIPRISTINO. Il giudice, in caso di condanna o patteggiamento della pena, ordina il recupero e, dove tecnicamente possibile, il ripristino dello stato dei luoghi a
carico del condannato.
– GIUSTIZIA RIPARATIVA. In assenza di danno o pericolo, nelle ipotesi contravvenzionali previste dal codice dell’ambiente si ricorre alla ‘giustizia riparativa puntando alla
regolarizzazione attraverso l’adempimento a specifiche prescrizioni. In caso di adempimento il reato si estingue.
– COORDINAMENTO INDAGINI. In presenza dei delitti contro l’ambiente (‘reati spia’), il pm che indaga dovrà darne notizia al Procuratore nazionale antimafia.

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