MANOVRA: PROMESSE ELETTORALI TRADITEGOVERNO CANCELLA LA CULTURA
Ancora una manovra radicalmente diversa rispetto alle promesse elettorali. I sovranisti promettono e poi, una volta al governo, fanno l’opposto. Niente sulle pensioni, niente sul lavoro, sanità e pensioni, niente per ridurre le bollette, niente per il costo del carrello della spesa. Non solo non si mettono soldi nelle tasche degli italiani, ma si aumentano le tasse che sono aumentate addirittura sulla casa, dall’Imu agli affitti brevi. È stata addirittura eliminata la proroga della detassazione Irpef concessa agli agricoltori, sempre confermata da quando fu introdotta dal governo Renzi. Per l’agricoltura solo tanti tagli di nastri e poche risorse. Infine viene cancellata la voce cultura: si cancella la 18 app, ma la Carta dei Giovani, che doveva sostituirla, dopo un anno non è pervenuta e non si danno risposte alle imprese culturali che vogliono investire in cultura. Noi continuiamo a pensare che un euro in sicurezza va controbilanciato con un euro sulla cultura. Non funziona più lo storytelling della destra che fa promesse e scarica la colpa di tutto sugli altri, dovrebbe invece chiedere scusa a chi ha cercato di affrontare la pandemia, il caos energetico, le conseguenze della guerra, mettendo soldi nelle tasche degli italiani.