I primi giorni del parlamento
La XVII legislatura e’ iniziata con la votazione della Presidente Boldrini e dell’ufficio di Presidenza. Nonostante le commissioni non siano ancora state costituite ho presentato insieme agli altri colleghi del Pd alcuni atti:
– Proposta di legge per 8 per Mille per finanziare Scuola Pubblica (leggi qui)
– Interrogazione su impianto fotovoltaico sulla riserva della Vauda
– Riproposizione dei progetti di legge su questioni di carattere ambientali (OGM, consumo del suolo, ecc. primo firmatario Ermete Realacci)
La vera incognita riguarda ora la formazione del governo. Quali scenari dunque per il futuro? Riassumiamo: Per oggi si e’ trovata una soluzione provvisoria con il prolungamento dell’esistenza del governo Monti (che non ha ottenuto la fiducia del nuovo Parlamento) e l’istituzione di una commissione di saggi che cerchino di trovare soluzioni condivise tra le varie forze politiche. E’ stato incaricato per un primo incarico esplorativo, che non ha portato a nessun esito, Pierluigi Bersani. Il segretario ha tentato in tutti i modi la formazione di un governo con il Movimento 5 stelle: tentativo fallito (con tanto di atteggiamento sprezzante da parte di Beppe Grillo ). Il PdL e’ disposto a un dialogo ma con la richiesta di una nomina condivisa del Presidente della Repubblica e di un governissimo. Bersani e’ contrario, altri esponenti del PD favorevoli.
Come si esce da questo impasse? Secondo quelli che hanno sostenuto Matteo Renzi la soluzione è tornare al voto. L’ipotesi è vista con paura da tutti coloro che hanno terrore del sindaco di Firenze: dal PdL che nel confronto con Renzi perderebbe al Movimento 5 Stelle che avrebbe un po’ di consenso in meno; fino all’apparato burocratico del Pd che vedrebbe sconfessata la linea politica del partito. A chi gioverebbe? al Paese che e’ stremato e non ne può più di sole parole.
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