Museo Egizio: per la destra contano più le poltrone della cultura

Chiedere le dimissioni del direttore del Museo Egizio e invocare il ministro Sangiuliano affinché sia cacciato Christian Greco è l’ultimo vergognoso attacco alla cultura in Italia. Ancora una volta la destra dà prova di quanto poco importi la cultura e di quanto invece contino le poltrone. Greco, da tempo sotto il fuoco di fila degli esponenti della destra, è un’autorita dell’egittologia, riconosciuto a livello internazionale. Per lui  parlano i risultati: il museo ha avuto un’impennata di visitatori, risultando tra i primi musei d’italia e primo in Piemonte, accrescendone il prestigio nel mondo. Simili attacchi a un direttore di valore non solo sono miopi, ma sono addirittura dannosi per la città di Torino, per il turismo e per l’economia. È la dimostrazione che chi si dice sovranista crea danni incommensurabili nei fatti.
È necessario che il ministro Sangiuliano, il presidente della Regione, il sindaco e chi in politica dice di avere a cuore il bene del Paese, esprimano posizioni chiare a tutela del più importante museo Egizio al mondo, dopo quello del Cairo, e del direttore che ne ha dato tanto lustro. Perché, contrariamente a quanto pensano esponenti della destra, con la cultura non solo si mangia, ma si vive.

I dubbi sulla gestione del Regio erano sensati

Noi di Italia Viva, da convinti garantisti, rispettiamo il lavoro della magistratura e soprattutto aspettiamo la conclusione dell’eventuale iter giudiziario per esprimere un giudizio definitivo sulla vicenda. Detto questo, non possiamo non provare una certa tristezza per le notizie relative alla chiusura delle indagini sul Teatro Regio di Torino. Ancora una volta confermo che i dubbi relativi alla decisione di Graziosi, all’epoca soprintendente, erano e sono sensati.
Non posso non soffermarmi su chi vuole allearsi con coloro che hanno distrutto Torino, ma nutro la profonda speranza che le parole di Zingaretti, per quanto chiare e lampanti, non diventino realtà.
Un Teatro prestigioso come il Regio di Torino non merita di essere screditato da chi non riconosce il suo valore.

Cavallerizza: ennesimo patrimonio di Torino devastato dal M5S

La Cavallerizza reale è l’ennesimo simbolo di Torino devastato dal M5S. Prima il degrado colpevolmente tollerato dal sindaco ha causato l’incendio che ha distrutto gran parte dell’edificio nel 2019, oggi le ripicche dei grillini delusi in consiglio comunale stanno impedendo il recupero e la riqualificazione di un bene Patrimonio Unesco. Ancora una volta le lotte di potere interne alla maggioranza che sostiene Chiara Appendino rischiano di privare la città di un edificio dall’inestimabile valore storico, artistico e culturale. La mia domanda è: per il Ministro della Cultura Franceschini i grillini restano sempre alleati credibili, capaci ed affidabili?

Bene intesa per precari Regio Torino, ora riaprire sale in sicurezza

L’accordo che salvaguardia i lavoratori precari del Teatro Regio di Torino è una buona notizia che cerca di tutelare musicisti e professionisti, e consente di coniugare, almeno in parte, i livelli occupazionali con la sostenibilità economica dell’ente. Quello che occorre ora è una ripresa graduale ed in sicurezza degli spettacoli: sicuramente i teatri lirici sinfonici, per tipologia di rappresentazioni e target di pubblico, sono tra le manifestazioni dal vivo che possono essere allestite con minori rischi per la salute pubblica.

Teatro Regio: gesti plateali inutili e Shawrz inadeguato

“Per far ripartire il Teatro Regio di Torino non c’è bisogno di annunciare gesti plateali, occorre lavorare con serietà e competenza, valorizzando le numerose professionalità interne e allontanando chi, in questi mesi, non è stato all’altezza del proprio ruolo. Mi riferisco soprattutto a Sebastian Shawrz, salutato come il salvatore dell’ente, ma che lo ha portato in pochi mesi al Commissariamento”: è quanto dichiara Silvia Fregolent, deputata di Italia Viva, sulle dichiarazioni di Rosanna Purchia “pronta ad incatenarsi” pur di sanare il Teatro Regio.

Cavallerizza: governo condanna gestione disastrosa della Giunta Appendino

“Il governo oggi alla Camera ha condannato palesemente la gestione della Cavallerizza di Torino decisa dal M5S e dal sindaco Appendino, ribadendo che la situazione di degrado e di illegalità in cui ha versato negli ultimi anni lo stabile patrimonio Unesco ha causato danni gravissimi e compromesso la fruibilità pubblica del complesso monumentale. E’ ora necessario che il Ministero dei Beni culturali monitori attentamente la situazione e che ogni prossima risorsa stanziata sia finalizzata ad un concreto progetto di restauro e valorizzazione della Cavallerizza. Un progetto ad oggi non perseguibile perché la Giunta Appendino, dilaniata da mille contraddizioni interne, non è in grado di garantire il pieno recupero funzionale dell’immobile. Sarà compito della nuova amministrazione della città restituire la Cavallerizza alla comunità

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La cultura si rinnova

Care amiche, cari amici,
il decreto proposto dal Ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini, divenuto Legge 106/2014, introduce novità significative per il settore della cultura, a cominciare dall’ArtBonus, che prevede la deducibilità del 65% delle donazioni devolute per il restauro di beni culturali pubblici, le biblioteche e gli archivi, gli investimenti dei teatri pubblici e delle fondazioni lirico sinfoniche, fino a arrivare alle agevolazioni fiscali per favorire la competitività del settore turistico attraverso la sua digitalizzazione e la ristrutturazione e riqualificazione degli alberghi. Continua a leggere

Approvato il decreto cultura e turismo

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La Camera ha approvato il decreto cultura e turismo. Tra i punti principali:

  • incentivi fiscali a chi finanzia manutenzione e restauri
  • tax credit per la digitalizzazione e ristrutturazione delle strutture ricettive Continua a leggere

Approvato il decreto “Valore Cultura”

cultura2Approvato il decreto “Valore cultura”. Il Parlamento ha convertito nella legge n. 112 del 7 ottobre 2013 (G.U. 236 dell’8 ottobre 2013) il decreto n.91 dell’8 agosto 2013 , recante “disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo”.

L’art. 9 della Costituzione recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. La consapevolezza che il patrimonio culturale è patrimonio comune di tutti i cittadini italiani è alla base della nostra vita civile. Continua a leggere