Museo Egizio: per la destra contano più le poltrone della cultura
Chiedere le dimissioni del direttore del Museo Egizio e invocare il ministro Sangiuliano affinché sia cacciato Christian Greco è l’ultimo vergognoso attacco alla cultura in Italia. Ancora una volta la destra dà prova di quanto poco importi la cultura e di quanto invece contino le poltrone. Greco, da tempo sotto il fuoco di fila degli esponenti della destra, è un’autorita dell’egittologia, riconosciuto a livello internazionale. Per lui parlano i risultati: il museo ha avuto un’impennata di visitatori, risultando tra i primi musei d’italia e primo in Piemonte, accrescendone il prestigio nel mondo. Simili attacchi a un direttore di valore non solo sono miopi, ma sono addirittura dannosi per la città di Torino, per il turismo e per l’economia. È la dimostrazione che chi si dice sovranista crea danni incommensurabili nei fatti.
È necessario che il ministro Sangiuliano, il presidente della Regione, il sindaco e chi in politica dice di avere a cuore il bene del Paese, esprimano posizioni chiare a tutela del più importante museo Egizio al mondo, dopo quello del Cairo, e del direttore che ne ha dato tanto lustro. Perché, contrariamente a quanto pensano esponenti della destra, con la cultura non solo si mangia, ma si vive.