Siccità: non basta una cabina di regia
L’azione del governo non si esaurisca con la cabina di regia sulla crisi idrica. Ora è necessario che vengano coinvolti tutti i soggetti in campo affinché si crei un circolo virtuoso che potenzi le energie e
non le disperda. Da tempo chiediamo che si facciano investimenti per interventi strutturali. Si deve predisporre un piano nazionale per salvaguardare le risorse idriche, investendo in impianti di recupero dell’acqua piovana e in un piano di finanziamento di riuso delle acque da attuare con l’Ance. Ma soprattutto serve la programmazione e l’uso ragionato dei fondi del Pnrr. Con la siccità ci saranno conseguenze gravi per interi settori produttivi: sono messi a rischio 300 mila imprese agricole, il made in Italy del food e l’intera filiera agroalimentare. Questa volta non si può perdere tempo con interventi di facciata.