Salario minimo rischia di indebolire i contratti collettivi
Il salario minimo di 9 euro lordi, che netti diventano 6,50 euro, molto meno di quanto prevedono i contratti collettivi, anziché favorire la minoranza di lavoratori sfruttati, danneggerebbe la maggioranza di dipendenti che gode di contratti migliori. Il rischio è che questo intervento legislativo preveda un peggioramento. Noi abbiamo presentato una proposta di legge, mutuata da quella della Cisl, perché i dipendenti partecipino agli utili dell’impresa. Pensiamo che un maggiore coinvolgimento dei lavoratori all’azienda, anche nella divisione degli utili, crei un rapporto di leale collaborazione per il bene dell’impresa. Non è indebolendo la contrattazione collettiva che si risolve la situazione.