Prima settimana in Parlamento
Riuscire a racchiudere in parole le emozioni della prima settimana in Parlamento è difficile. La voglia di fare, l’ entusiasmo, l’ orgoglio, le novità … un mix incredibile che ho potuto vivere grazie a voi che mi avete dato fiducia. Si è parlato molto di questo governo che sta per nascere. Le difficoltà sono tante, ma con le giuste priorità credo che potremo fare bene, indipendentemente da quanto durerà.
Il primo momento solenne è stato quello dell’ elezione dei Presidenti di Camera e Senato: sono due persone straordinarie e la loro storia di lavoro dalla parte dei più deboli e della legge sono una testimonianza molto importante per il centrosinistra. Come voi, anch’ io non so cosa succederà nella formazione del governo. Le aperture fatte finora nei confronti del M5S sono state respinte, e ciò ha reso la nostra strada ancora più in salita. Senza polemica, ma considero il votare, in Camera e Senato, scheda bianca o il proprio candidato di fronte a due nomi così importanti, rende i 5 stelle e Monti più vecchi della politica che loro stessi volevano rottamare.
Soprattutto su Grasso, la non-elezione fatta da Monti sembra una vendetta personale ( della serie “o governo io, o non governa nessuno” ) e la giustificazione dei 5 stelle la trovo assurda ( “sono delle foglie di fico, il PD non e’ credibile” ). Molti dicono che il movimento esploderà. Io non credo, non subito. Tuttavia visto che continuano a dirci di lasciarli lavorare, ci devono spiegare con quale governo.
A noi del centrosinistra è comunque arrivata una lezione importante: per vincere e convincere si devono mostrare facce nuove e credibili.
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