Dl energia: non c’è strategia, Italia merita di più
Quello che emerge da questo decreto è che non c’è strategia sulla politica energetica. Mentre si deve accelerare sulle rinnovabili, non possiamo rinunciare al gas, ma il governo non fa nulla. E non c’è neppure una riflessione sul nucleare, sul quale le nostre imprese sono partner di ricerche europee, ma in Italia non possono agire. È l’ennesimo decreto con una sola lettura che non scioglie i problemi ancora sul tavolo. Sul libero mercato noi siamo a favore della concorrenza, ma mancano gli atti preparatori, che non sono stati fatti, come per l’analisi vera dei venditori senza la quale le truffe sono dietro l’angolo. E poi c’è il tema dell’idroelettrico: dare a libera gara energia e acqua insieme è un controsenso. Un tempo Fratelli d’Italia la pensava come noi, oggi ha cambiato idea, ancora una volta. In un anno e mezzo di governo non è stato fatto neppure il dpcm sulla golden power. Altro che sovranità italiana, così rischiamo di svendere il nostro patrimonio energetico ed idrico, ripensateci.