Ddl start-up: provvedimento estetico senza visione d’impresa
L’intervento più importante sulle start up resta quello del 2014 del governo Renzi, che istituì il credito d’imposta per sviluppare le imprese innovative. Questo di oggi, invece, è un provvedimento a metà, un provvedimento estetico che serve a dire di aver fatto una norma, ma che non risolve le criticità e non fa in modo che le start-up si consolidino nel nostro Paese. La maggioranza, ancora una volta, è andata dritta per la propria strada senza neppure ascoltare le start-up che, per accedere ai bandi del Pnrr, dovranno avere tre anni consecutivi di bilancio positivo, una follia!
Un provvedimento che mostra plasticamente che questo governo non ha una visione. Hanno fatto un compitino molto semplice che ci lascia insoddisfatti, ma che non ci impedirà di votare a favore perché appoggeremo sempre tutto quello che va nella direzione di aiutare chi fa impresa.