Verso ristori specifici per settore sci
Potrebbe diventare realtà l’ipotesi di riuscire a sostenere il settore sciistico con dei ristori specifici. Oggi abbiamo illustrato ad Anef, Federfuni Italia e agli altri operatori sciistici le possibilità di un ristoro specifico per il comprato, motivato da alcune peculiarità rispetto agli altri settori stagionali. Gli impianti sciistici devono, infatti, sostenere costi di vivi anche quando non sono aperti. Parliamo delle spese per la manutenzione e il controllo delle strutture che, per garantire la sicurezza, devono essere effettuati in modo costante anche a impianti fermi. Tanto per fare un esempio, solo per l’area di Bardonecchia sono stati spesi 500mila euro. Soldi che vanno moltiplicati per i 400 impianti presente in Italia. Per risolvere questo problema si sta studiando il modello a cui è ricorsa la Francia, che prevede di ristorare, su un 70% di perdite, almeno un 40% calcolato sulla base dei biglietti venduti e sulla media di fatturato del biennio precedente. Il Mef ha dato la disponibilità a percorrere questa strada. Da parte nostra continueremo a lavorare per offrire l’aiuto di cui il settore ha un disperato bisogno. L’incontro è stato organizzato insieme alla collega Claudia Porchietto.