Da Appendino non realpolitik ma incapacità e opportunismo
La giravolta di Appendino sulla nomina di Profumo a Presidente della Compagnia di San Paolo non è realpolitik ma la conferma che la sindaca è completamente sprovvista di una visione politica e di governo della città.
Chi aveva sostenuto la bontà della nomina di Profumo alla Compagnia di San Paolo sì è sentito dire di tutto in questi anni e soprattutto quello di essere ‘amici dei banchieri’. La Compagnia ha salvato più volte la città di Torino da dolorosi fallimenti dovutI alla incapacità politica ed amministrativa della giunta del M5S. Oggi la riconferma di Profumo è una cosa saggia ma la sindaca chieda almeno scusa per l’ignobile campagna diffamatoria che nel 2016 condusse in campagna elettorale: molti oggi tra i grillini della prima ora fanno finta di non ricordare che Appendino appena eletta chiese le dimissioni dell’allora neopresidente della Compagnia. E oggi ne chiede la riconferma mentre la città è scossa dalle vittime del contagio